LA BUONA COMUNICAZIONE DELL’EMERGENZA QUOTIDIANA

Al centro della Ricerca, giunta al secondo anno, il tema della domanda inedita di informazione generata dalla pandemia e dalla guerra e la necessità di prevedere regole più severe per piattaforme e social media, nonché programmi di educazione al digitale e alla comunicazione via web al fine di ridurre il rischio di imbattersi in notizie false o inesatte.

Oltre al fondatore del nostro portale e professore di Diritto dell’Informazione all’università Cattolica di Milano Ruben Razzante, all’evento sono intervenuti: Giuseppe Moles, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’editoria e all’informazione; Alberto Barachini, Presidente della Commissione di Vigilanza Rai; Antonello Giacomelli, Commissario Agcom; Massimiliano Valerii, Direttore Generale del Censis; Domenico Colotta, Founder di Ital Communications; Marco Delmastro, Economista, esperto del settore, Anna Italia, Ricercatrice del Censis e Andrea Monda, direttore dell’Osservatorio Romano.

La ricerca presentata ha evidenziato come il susseguirsi di emergenze imprevedibili generi una domanda di informazione dalla quale nessuno è escluso. La comunicazione ha un ruolo fondamentale nella rappresentazione della realtà e i professionisti del settore sono essenziali per ridurre il rischio di fake news.

Nell’introduzione del dibattito si è parlato di vera informazione, quell’informazione profonda che riesce a far riflettere. Ma è un’informazione che molto spesso si trasforma in comunicazione e diventa un pericolo per i cittadini. E sono state menzionate le agenzie di comunicazione italiane che hanno avuto una grande capacità di resilienza e sono aumentate di numero.

Durante la conferenza, Anna Italia, ricercatrice del Censis, ha presentato alcuni dati rilevanti su digitale e informazioni relativi al periodo della pandemia in Italia, facendo un approfondimento sulla proliferazione di fake news e descrivendo come gli italiani hanno percepito e valutato le informazioni ricevute nel periodo pandemico e nel più recente periodo di conflitto tra Russa e Ucraina.

Per frenare disinformazione e fake news occorre attuare regole più severe per piattaforme e social media, programmi di educazione al digitale e promozione di una comunicazione di qualità gestita da professionisti. Le emergenze insegnano che la capacità di comunicare è essenziale per gestire le crisi e ottenere un rapporto di collaborazione e di fiducia fra cittadini e istituzioni. C’è bisogno di professionisti che guidino le aziende e le istituzioni nella comunicazione. Il loro ruolo è fondamentale per combattere fake news e disinformazione.