LA GENAI ENTRA NEGLI STUDI LEGALI

Questa guida dal duplice obiettivo, quello di accelerare la digitalizzazione e l’innovazione da un lato, e di garantire standard elevati di protezione e trasparenza nell’uso dei dati dei clienti dall’altro, si colloca all’interno di una strategia nazionale ben più ampia, che comprende la National AI Strategy 2.0, il Model AI Governance Framework e le linee guida pubblicate dai tribunali di Singapore per l’uso della GenAI.

Il documento ruota attorno a tre principi fondamentali: l’etica professionale, la riservatezza e la trasparenza. Il primo di questi pilastri introduce il concetto di “lawyer-in-the-loop”, che impone una revisione umana obbligatoria dei documenti generati dall’AI, ricordando che quando vengono usati strumenti di Intelligenza Artificiale la responsabilità finale rimane sempre di competenza del professionista.

Questa avvertenza può sembrare quasi scontata, ma non si tratta solo di un problema teorico. In Italia, ad esempio, sono stati depositati presso alcuni tribunali dei ricorsi, generati con sistemi di AI non supervisionati, che contenevano citazioni di sentenze inventate.

Il secondo principio, quello della riservatezza, è forse per l’ambito legale il più delicato. L’uso di sistemi di GenAI, infatti, comporta inevitabilmente il trattamento di dati che potrebbero ad esempio essere archiviati su dei server fuori dalla giurisdizione locale. Poiché i clienti possono richiedere che le informazioni restino all’interno di Singapore, bisogna porre la giusta attenzione alla data residency, ovvero il luogo dove vengono conservati output e input.

Per quanto riguarda la trasparenza, la guida incoraggia gli esperti legali a informare i clienti in caso di uso di sistemi di AI, e alcuni studi stanno già adottando un approccio proattivo.

Uno dei punti forti del documento risiede nella natura operativa dello stesso: la guida, infatti, non si limita a fissare dei principi, ma fornisce un vero e proprio percorso per utilizzare la GenAI in modo sicuro e rispettoso delle leggi e dei diritti.

La possibilità di consultare liberamente questa guida rimarrà fino al 30 settembre 2025, e le osservazioni dei diversi esperti contribuiranno alla redazione della versione finale, che potrebbe affermarsi come linea guida internazionale per la governance dell’Intelligenza Artificiale Generativa in ambito legale.

 

S.B.


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