LA TUTELA DELLA PRIVACY A SCUOLA

Focused little boy using tablet by himself, sitting on floor in living room by his parents with laptop. Digital gadgets and family concept

Inviare con e-mail in chiaro indistintamente a tutti i genitori il calendario delle riunioni del Gruppo di lavoro Operativo per l’inclusione scolastica viola il diritto alla privacy. Bisogna, invece, mandare comunicazioni separate per ciascuna riunione riservate alle famiglie dei singoli interessati, ai docenti della classe di appartenenza e alle specifiche figure professionali coinvolte.

Questo è il principio affermato dal Garante della privacy in una ingiunzione del 28 aprile 2022, con la quale ha inflitto una sanzione pecuniaria di 1.500 euro a una direzione didattica statale.

Nel caso specifico il Garante si è occupato di un caso in cui una scuola ha mandato una comunicazione di posta elettronica mettendo in chiaro gli indirizzi e-mail di tutti i destinatari, facendo circolare sia gli stessi indirizzi sia implicitamente l’informazione relativa alla disabilità degli studenti, trattandosi di convocazione per gruppi di lavoro in materia di inclusione.

Molti i profili di illegittimità evidenziati nella pronuncia.

In primo luogo, il Garante ha accertato che la scuola ha spedito le informazioni relative alla convocazione del gruppo di lavoro, mettendo in chiaro i nominativi degli alunni per i quali erano state organizzate: ciò in violazione della normativa di settore (articolo 9, comma 10, d.lgs. n. 66 del 2017).

Altro rilievo ha riguardato l’avere riferito implicitamente dati personali relativi alla salute degli alunni.

Un terzo aspetto di illegittimità è stato quello di aver messo in chiaro gli indirizzi di posta elettronica dei destinatari delle convocazioni; questo ha di fatto reso conoscibili i dati personali relativi agli indirizzi e-mail dei familiari degli alunni anche da parte di soggetti terzi (altri genitori, docenti, personale specializzato e altri soggetti coinvolti nel trattamento terapeutico dei minori destinatari delle e-mail) e ha anche reso nota la condizione di disabilità degli alunni ad altri soggetti non tenuti ed esserne informati.

Le scuole devono stare attente a non usare lo strumento elettronico in modo errato esponendo dati sensibili ad attacchi di malintenzionati. Bisogna quindi fare attenzione alla posta elettronica e a tutti gli altri strumenti in rete: sono facili da usare, ma sono anche pieni di insidie.