LA RAI PONE ATTENZIONE ALLA TUTELA DEI MINORI NEL NUOVO CONTRATTO DI SERVIZIO

Il 3 ottobre la Commissione parlamentare di vigilanza Rai ha espresso un parere favorevole sul nuovo contratto di servizio tra la Rai e lo Stato per il quinquennio 2023-2028.

Il contratto determina gli obiettivi che la televisione pubblica si propone di raggiungere nei prossimi cinque anni. Tra questi figurano, principalmente, il garantire un’informazione completa, imparziale e di qualità, in linea con i principi di pluralismo e di libertà di espressione. In secondo luogo, il promuovere la cultura e la conoscenza, attraverso la diffusione di contenuti educativi, informativi e di intrattenimento di alto livello. Segue il sostenere la creatività e l’innovazione, attraverso la promozione di prodotti audiovisivi di qualità e, in ultimo, raggiungere tutti gli italiani, indipendentemente dalla loro condizione sociale, culturale o geografica.

Durante l’esame del contratto in Commissione di vigilanza i rappresentanti dei partiti hanno presentato numerosi emendamenti per modificare il testo.

Con questo processo di modifica è stato introdotto un articolo dedicato alla tutela dei minori, il 5-bis. Il CNU (Consiglio Nazionale degli Utenti) ha accolto con gioia questo provvedimento specifico.

La Presidente On. Sandra Cioffi ha affermato: “Come CNU lo abbiamo sollecitato nel nostro documento inviato alla Commissione e in sede di audizione, tenuto anche conto che l’attenzione ai diritti dei minori nei mass media è richiamata dalla Convenzione Onu sui diritti del fanciullo. La Rai, infatti, nel suo ruolo di servizio pubblico, ha il dovere di offrire alle bambine e ai bambini, alle adolescenti e agli adolescenti, programmi educativi, culturali e di intrattenimento che tengano conto delle differenti fasce di età e stimolino la loro crescita cognitiva, emotiva e sociale”.

“La Rai inoltre”, ha continuato Cioffi, “può e deve diventare sempre di più uno strumento anche di educazione digitale e civica per i minori, contribuendo a creare consapevolezza e conoscenza delle opportunità, ma anche dei rischi dei media”.

“Opportuno”, conclude Cioffi, “che sia stato rilanciato il ruolo significativo che possono avere i sistemi di controllo tecnologici, quali il parental control, ma sarà necessario da parte della Rai sostenere i genitori ad acquisire una maggiore conoscenza di tali strumenti”.

 

SF