LA SALUTE MENTALE DEI GIOVANI È UN PROBLEMA ALLARMANTE

In occasione della conferenza per la Giornata Internazionale dell’Infanzia e dell’Adolescenza, è stata presentata un’indagine in merito al delicato e attuale tema della salute mentale dei giovani, nata dalla collaborazione di Telefono Azzurro e BVA Doxa.

L’indagine, che ha preso in considerazione un campione di 800 ragazzi tra i 12 e i 18 anni, restituisce un quadro allarmante della condizione psicologica di questi ultimi, allontanando la visione socialmente condivisa dei giovani come individui spensierati e sognatori.

Dall’indagine emerge che, nelle ultime due settimane, solo il 41% dei ragazzi si è sentito felice. Il 21% ha dichiarato di avvertire stati d’ansia o preoccupazione, il 6% dice di essere triste. Tra le principali problematiche che i giovani collegano a questo malessere emotivo e mentale vi è, al primo posto, la dipendenza da internet e social network (52%), seguita dalla mancanza di autostima (41%), dalle difficoltà relazionali con gli adulti (40%), ansia e attacchi di panico (30%). La nuova generazione riconosce questo disagio come qualcosa di comune e condiviso; infatti, solo il 2% del campione intervistato ritiene che i propri coetanei non vivano situazioni di sofferenza.

Ad accentuare il problema è anche la diffusa convinzione che l’aiuto dello psicologo non serva a risolvere il problema. Solo il 39% degli intervistati considera funzionale il ricorso a uno specialista. Il 22% preferirebbe mantenere l’anonimato, e difatti emerge, parallelamente, una preferenza per i chatbot e le applicazioni di salute mentale, ritenute facilmente accessibili dal 63% dei ragazzi, che vedono come aspetto positivo il fatto di non sentirsi giudicati da una persona in carne e ossa. Tuttavia, il 58% degli intervistati ammette che l’assenza di empatia di questi programmi dà la sensazione di non sentirsi veramente ascoltati e compresi.

L’intervista è solo la punta dell’iceberg. A testimoniare il crescente disagio della classe giovanile è anche l’aumento di chiamate al Telefono Azzurro e servizi come Emergenza Infanzia. Si conta una media di 4 casi gestiti al giorno. Tra le motivazioni delle chiamate, il 58% contatta i servizi di emergenza per disagio emotivo e psicologico, il 17% per intenzioni suicide, il 14% per atti autolesivi, il 5% per disturbi alimentari.

È chiaro che la recente situazione contemporanea, connotata da violenti conflitti in molteplici parti del globo, non fa altro che acuire la sensazione di incertezza sperimentata dai giovani, rendendo la luce del futuro sempre più fioca. Dall’intervista di Telefono Azzurro, molti ragazzi affermano di rimanere impressionati e avviliti di fronte alle notizie e immagini dolorose che passano sugli schermi televisivi e dei cellulari, con un 35% del campione che sostiene di essersi ormai abituato a questo tipo di situazione.

Per contribuire a risolvere il problema, Telefono Azzurro ha presentato “E tu, stai bene con te?”, una guida che instaura un dialogo diretto coi giovani e che risponde in modo concreto ai dubbi dei ragazzi in merito al clima di disagio di cui si sentono vittime.

 

SF