LAVORO DA REMOTO E DIGITAL NOMADS: LE COMPETENZE RICHIESTE

Il lavoro da remoto sembra essere ormai una normalità fatta di ingenti vantaggi in termini di autonomia, connessione e salute mentale. I protagonisti sono i digital nomads, nonché individui che utilizzano le tecnologie a disposizione per lavorare da remoto: in quest’ottica, hanno un ruolo chiave i Millennials e la Gen Z. Questi ultimi, che secondo le stime di Deloitte corrisponderanno al 74% della forza lavoro globale entro il 2030, intendono il lavoro come punto d’incontro tra l’identità personale e il benessere.

Tuttavia, per lavorare da remoto in modo efficace e vantaggioso, è necessario disporre di un ampio ventaglio di competenze. Ma quali skills devono essere previste per usufruire di questa modalità? Il nomadismo digitale richiede tanto competenze relazionali quanto competenze organizzative, e ne è un esempio la capacità di gestione del tempo. Questo “pacchetto” di skills va oltre il semplice utilizzo della tecnologia.

Dunque, le competenze richieste per lavorare da remoto sono di tipo “soft” e sono destinate a diventare sempre più centrali. Inoltre, nella piena consapevolezza dell’importanza delle skills trasversali, è necessario anche che le aziende sviluppino stili di leadership differenziati e non ancorati ad un ferreo controllo delle attività quotidiane.

Ma qual è la vera differenza tra le due categorie di generazioni direttamente coinvolte? Da un lato vi sono coloro che hanno vissuto in pieno la crisi del 2008 e l’instabilità generale che ne è derivata, i Millennials; dall’altro vi sono coloro che sono entrati in un mondo del lavoro segnato dallo scoppio della pandemia su scala mondiale, la Gen Z. In entrambi i casi, il fenomeno del nomadismo digitale sembra essere la soluzione per un mercato vissuto e percepito come instabile.

Dunque, per rendere attraente la sfera sempre più instabile del lavoro, bisogna garantire al contempo flessibilità e sostegno. Questa direzione porta anche alla costruzione di luoghi e contesti lavorativi più accoglienti e sostenibili. Infatti, sono coinvolte generazioni che valutano decisivo l’assetto valoriale di una qualsiasi realtà aziendale.

Ad oggi, qual è la vera sfida? L’obiettivo per i digital nomads deve essere il raggiungimento di un equilibrio che non faccia dell’autonomia tanto richiesta e auspicata un primo passo verso l’isolamento.

 

L.V.