LIBERTÀ IN RETE, MAI ABBASSARE LA GUARDIA

L’importanza di internet nella vita quotidiana è indiscutibile. Internet permette di accedere a una quantità di informazioni in modo rapido e semplice. Tuttavia, in molti paesi del mondo alcuni governi attuano politiche di censura su internet, limitando l’accesso ai contenuti online e quindi riducendo la libertà di espressione degli utenti.

Secondo un rapporto pubblicato nel 2022 da Freedom House, un’organizzazione no profit che si occupa di democrazia, diritti politici e libertà civili, la libertà di internet nel mondo è diminuita per il 12° anno consecutivo.

Questo rapporto evidenzia che molti paesi stanno aumentando il controllo sui contenuti online e limitando l’accesso ai social media e ai siti web. Ciò sta portando a una diminuzione della libertà di espressione online, rendendo difficile per le persone esprimere le proprie opinioni e accedere a informazioni che potrebbero essere importanti per loro.

In particolare, il rapporto ha evidenziato una forte diminuzione della libertà di internet in alcuni paesi, tra cui la Russia, Myanmar, Sudan e Libia. In questi paesi la censura online è particolarmente rigida e in alcuni casi impedisce completamente l’accesso a internet.

L’invasione russa dell’Ucraina nel febbraio 2022 ha portato alla soppressione di diverse libertà, tra cui la libertà di accesso a internet e la libertà di espressione. In seguito all’occupazione, il governo russo ha imposto il divieto di utilizzo di Facebook, Instagram e Twitter sul proprio territorio, rendendo difficile per i cittadini russi accedere a informazioni affidabili sulla guerra e limitando la loro capacità di comunicare con utenti di altri paesi.

Il rapporto di Freedom House ha confermato che la Cina è il paese più cyber repressivo del mondo, mantenendo questo primato per l’ottavo anno consecutivo. Nel corso dell’anno passato, il governo cinese ha intensificato ancora di più la campagna di censura online.

Negli ultimi mesi, il governo cinese ha anche esercitato pressioni sulle società che progettano di lanciare un competitor di ChatGpt, temendo possa rilasciare risposte non conformi alla censura del governo. In sostanza, la situazione cinese in merito alla libertà di internet rimane estremamente critica e sembra peggiorare con il passare del tempo.

Sebbene la censura online stia diventando sempre più diffusa in alcune parti del mondo, ci sono governi che si stanno impegnando per garantire ai propri cittadini l’accesso a un’informazione quanto più libera possibile. Tra questi paesi vi sono gli Stati Uniti, dove la libertà di internet ha registrato un miglioramento grazie all’amministrazione del presidente Biden, che ha fatto del futuro di internet una priorità della sua politica.

Altri paesi che si distinguono per la loro lotta contro la cyber censura sono il Canada, che non ha alcuna forma di controllo sull’utilizzo di internet da parte dei cittadini, e l’Islanda, che ha elevati tassi di accesso a internet, poche restrizioni e leggi estese a protezione degli informatori. Questi paesi sono importanti modelli da seguire.

(S.F.)