L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE CONTRO L’EVASIONE FISCALE

Il documento riflette su come l’AI possa essere di supporto per le amministrazioni fiscali nell’analisi dei dati, nel miglioramento della compliance e nell’individuazione delle frodi, purché venga usata con metodo, regole chiare e pieno rispetto dei diritti dei contribuenti.

Oggi le amministrazioni fiscali hanno accesso a una mole talmente ampia di informazioni che nessun team umano è in grado di esaminare in tempi utili, ed è proprio qui che entra in gioco l’AI. Grazie a tecniche di machine learning e analisi predittiva, l’AI può segnalare tempestivamente frodi ricorrenti, incongruenze tra ricavi e movimenti bancari o anomalie nei flussi di fatture, e migliorare così la selezione dei controlli.

L’obiettivo non è solo aumentare l’efficacia dell’accertamento, ma farlo con il minore impatto possibile per i contribuenti in regola, intervenendo in modo selettivo e precoce.

Tuttavia, per ottenere risultati concreti l’AI ha bisogno di fondamenta solide: infrastrutture informatiche con dati interoperabili, tracciabili e di qualità, regole che garantiscano legalità e comprensibilità delle decisioni e una governance in cui dialoghino esperti fiscali, giuristi e data scientist.

A livello internazionale, paesi come Francia e Spagna sono già in grado di dimostrare come l’AI abbia reso più efficace la lotta all’evasione quando si innesta su basi dati integrate e sistemi precompilati avanzati. Regno Unito e Germania puntano all’integrazione con i sistemi gestionali delle imprese, mentre gli Stati Uniti stanno recuperando terreno grazie a degli investimenti nella modernizzazione del fisco.

L’adozione dell’Intelligenza Artificiale nel sistema fiscale richiede di trovare un equilibrio tra innovazione ed etica; rispetto della privacy, sicurezza, trasparenza e controllo umano sono infatti indispensabili. L’AI può supportare, senza sostituire, le decisioni dell’amministrazione, che devono restare comprensibili e contestabili. L’AI quindi non è né una soluzione miracolosa né una minaccia, ma uno strumento che funziona solo se usato con regole chiare, dati affidabili e supervisione umana e che, se ben applicato, potrà rendere il mondo fiscale più semplice e trasparente.

 

S.B.


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