Minori sempre più vittime di reati online. Nel periodo 2020/2021 si registra infatti un notevole incremento in materia di reati di adescamento online, cyberbullismo e sextortion.
Nel Rapporto l’analisi è stata focalizzata su alcune forme di delittuosità che maggiormente hanno colpito i minori, nel biennio 2020-2021, nonché nel periodo 1 gennaio – 30 giugno 2022, confrontato con analogo periodo dell’anno precedente. Il rapporto analizza, per il biennio 2020-2021 e per i periodi gennaio – giugno 2021-2022, i delitti commessi relativi alle fattispecie delittuose abbandono di minori o incapaci, abuso dei mezzi di correzione o di disciplina, adescamento di minorenni, atti sessuali con minorenni, maltrattamenti contro familiari e conviventi, pornografia minorile, sottrazione di persone incapaci, violazione degli obblighi di assistenza familiare, violenza sessuale.
In generale, per quanto riguarda i reati contro i minori, tra le vittime prevale quasi sempre il genere femminile. La fascia anagrafica con il più alto numero di vittime è quella sotto i 14 anni e tra gli autori dei reati prevalgono gli uomini di età compresa tra i 35 ed i 64 anni (62%).
Tra il 2020 e il 2021 sono aumentati del 94% i casi di sextortion, un fenomeno che di solito colpisce gli adulti in modo violento e subdolo e fa leva su piccole fragilità ed esigenze personali, minacciando, nel giro di qualche click, la tranquillità delle persone. Recentemente la sextortion impatta su vittime minorenni, con effetti lesivi potenziati: la vergogna che i ragazzi provano impedisce loro di chiedere aiuto ai genitori o ai coetanei di fronte ai quali si sentono colpevoli di aver ceduto alla tentazione e di esseri fidati di perfetti e “avvenenti” sconosciuti. Il senso di intrappolamento che sperimentano le vittime è amplificato spesso dalla
difficoltà che hanno nel pagare le somme di denaro richieste.
Nel 2021 su 101 casi, 77 hanno riguardato la fascia 14-17 anni e 23 quella 10-13.