Monopattini elettrici: impazza il fenomeno delle due ruote sostenibili, ma le regole non sono chiare per tutti

Nel mondo della smart mobility, l’ultima delle tendenze in corso è sicuramente quella dell’uso dei monopattini elettrici, i mezzi di trasporto più ecosostenibili e divertenti del momento; esistevano già prima del 2019, anno in cui è stato nuovamente regolamentato il loro utilizzo, ma dall’avvento della pandemia causata da Covid-19 ad oggi il fenomeno è decisamente esploso.

Nelle principali città italiane, come Milano, Roma, Napoli ma anche Lecce, Torino e Rimini negli anni si sono inoltre sviluppati dei veri e propri servizi di sharing dei monopattini; veri e propri stand di monopattini si trovano nelle principali piazze delle città ed attraverso l’utilizzo delle applicazioni predisposte è possibile prenotarli, sbloccarli ed utilizzarli a tempo indeterminato finché non ci si scoccia, per lasciarli poi dove si preferisce.

Bisogna inoltre evidenziare che, nell’ottica di uno sviluppo sostenibile delle grandi città, sono sempre di più gli italiani che preferiscono investire una cifra significativa in questo acquisto, preferendolo a qualsiasi altro mezzo di trasporto, al fine di diminuire drasticamente i tempi di spostamento, di aggirare la variante traffico e soprattutto l’impatto ambientale che macchine e motorini normalmente provocano. In aggiunta a ciò, il drammatico scenario attuale della pandemia ha incrementato notevolmente l’acquisto di questi strumenti, sia perché le persone sono limitate nell’utilizzo dei mezzi pubblici sia perché nel Decreto Rilancio del Maggio 2020 del precedente Governo Conte è stato previsto un bonus di 500 per l’acquisto di monopattini elettrici ed altri mezzi di micromobilità, come e-bike, hoverboard e segway.

Per quanto divertenti, utili e facili da utilizzare, anche i monopattini elettrici creano dei disagi e infatti, fin dal primo momento della sperimentazione dei servizi di sharing nel 2019, gli incidenti non sono stati pochi. Non dobbiamo mai dimenticare che rappresentano dei veri e propri mezzi di trasporto ed in quanto tali sono tenuti a rispettare il codice della strada; se, però, nel codice sottoscritto nel 1992 non c’era una normativa prevista nello specifico per questi mezzi, dal Marzo 2020 sono entrate in vigore le nuove regole sulla circolazione dei monopattini elettrici.

Ad oggi i monopattini elettrici sono equiparati a velocipedi e biciclette e possono circolare sulle strade urbane che hanno limite di 50 km/h o sulle piste ciclabili; devono avere fino ad un massimo di 500 watt di potenza e la loro velocità non deve superare i 20 km/h su strada o i 6km/h sulle piste ciclabili.

Non serve essere maggiorenni per guidarli e di questo ne abbiamo avuto ampiamente prova, trovandoci spesso e volentieri ad osservare ragazzini che sfrecciano per le strade cittadine sui monopattini; basta infatti avere 14 anni ed il casco risulta obbligatorio.

Purtroppo, però, le regole non bastano: gli incidenti sono quotidiani e quelli in monopattino sul territorio della Lombardia, ad esempio, rappresentano circa il 20% degli incidenti totali. L’eccessiva velocità e la mancanza di regole ferree fa sì che l’utilizzo di questi mezzi non venga preso seriamente, come se i monopattini fossero pattini a rotelle.

È necessario incrementare misure che garantiscano la sicurezza stradale per questi mezzi, come ad esempio l’utilizzo della targa ed il possesso del patentino da parte di chi li guida. In questo modo il numero di incidenti potrebbe ridursi e si potrebbe avere un utilizzo non pericoloso dei monopattini.