OLTRE 100 I PROGETTI PER LA MILANO DEL FUTURO

Oltre 100 progetti stanno prendendo forma nei laboratori dell’ambizioso iniziativa MUSA (Multilayered Urban Sustainability Action), nata dalla collaborazione tra l’Università di Milano-Bicocca, il Politecnico di Milano, l’Università Bocconi e l’Università degli Studi di Milano, che ha ricevuto un finanziamento sostanziale dal Ministero dell’Università e della Ricerca, totalizzando un investimento straordinario di 116 milioni di euro.

Un algoritmo per individuare le falde d’acqua nascoste di Milano, un software basato sull’intelligenza artificiale per il monitoraggio dell’hate speech online, una dashboard per gestire al meglio le potenzialità della telemedicina e un progetto di desealing per utilizzare l’acqua piovana in agricoltura e in altri ambiti, sono solo alcune delle attività di ricerca su cui si lavora per la Milano del futuro. 

Uno degli aspetti più sorprendenti di MUSA è l’ampia portata delle sue attività di ricerca. Attualmente, il progetto coinvolge ben 26 soggetti, tra enti pubblici e privati, e conta su un team di 973 ricercatori. Di questi, ben 194 sono giovani ricercatori appena assunti, dimostrando l’impegno del progetto nella promozione delle nuove generazioni. Inoltre, il 55% di questi ricercatori sono donne, un passo importante verso una maggiore parità di genere nella ricerca scientifica.

MUSA è un progetto che guarda lontano, un progetto che aprirà nuove prospettive e nuovi scenari. Un progetto che creerà valore ambientale, economico e sociale attraverso laboratori, impianti pilota e simulatori e che ha l’ambizione di trasformare l’area metropolitana di Milano in un ecosistema di innovazione per la rigenerazione urbana.

Ad esempio, lo scorso 12 giugno è partito il progetto di rigenerazione urbana che sfrutta l’energia geotermica del sottosuolo e l’energia fotovoltaica per rendere Milano-Bicocca un campus a zero emissioni, e sarà replicabile in altre zone della città. Al via anche lo studio di brevetti di desealing per utilizzare l’acqua piovana in agricoltura e in altri ambiti. All’Università Bocconi il compito di valutare l’impatto economico, sociale e ambientale di questi nuovi sistemi di rigenerazione urbana.