PAPA FRANCESCO: “SUI SOCIAL PAROLE VIOLENTE”

Negli ultimi anni, con lo sviluppo delle nuove tecnologie e modalità di interazione virtuale, si è assistito ad un considerevole incremento delle condotte di violenza online.

Le espressioni di odio online sono ormai una costante della quotidianità della Rete. Pertanto affrontare il problema della discriminazione online è diventato un impegno di ogni ordinamento giuridico costituzionale e democratico.

Sebbene sia irrealistico sperare in una completa eliminazione del fenomeno dell’hate speech, è essenziale riflettere sulla libertà di espressione online implementando forme di “educazione”, oltre che un quadro normativo efficace.

In un contesto in cui la società e i social media accentuano la violenza delle parole, anche Papa Francesco ha focalizzato la sua attenzione sul potere delle parole come veicoli di cambiamento, sottolineando che “ci sono parole violente e, al contrario, parole miti che possono cambiare la vita”.

Durante l’omelia nella basilica di San Pietro, Papa Francesco ha affrontato il tema sottolineando: “Mentre la società e i social accentuano la violenza delle parole, noi stringiamoci alla mitezza della Parola che salva, che è mite, che non fa rumore, che entra nel cuore”.

Richiamando alla responsabilità i comunicatori e sottolineando l’importanza di una condotta etica e rispettosa, il Pontefice ha evidenziato il ruolo chiave dei giornalisti nel plasmare l’opinione pubblica, esortando questi ultimi ad una comunicazione che promuova la mitezza, il rispetto e la costruzione di un clima di pace e comprensione reciproca.

Non è la prima volta che Papa Francesco mette in guardia contro il linguaggio usato nelle reti social. A luglio del 2022 si era già espresso a chiare lettere contro gli haters: “L’uso dei media digitali, in particolare dei social media, sollevato un certo numero di gravi questioni etiche” perché “a volte e in alcuni luoghi, i siti dei media sono diventati luoghi di tossicità, incitamento all’odio e notizie false”.

 

C.L.