Promuovere l’educazione economica nelle scuole

L’Istituto Bruno Leoni è un think tank nato nel 2003 per promuovere le “idee per il libero mercato”, il suo intento è dare un contributo alla cultura politica italiana, per meglio comprendere il ruolo della libertà e dell’iniziativa privata, fondamentali per una società aperta. In ragione dei suoi scopi statutari, per l’Istituto è importante  promuovere l’educazione economica di base, così da incoraggiare un dibattito pubblico consapevole e informato. Per questa ragione, l’IBL ha progettato e avviato il programma “IBL nelle scuole” che prevede dei cicli di lezioni – negli anni passati svolte in presenza, ora inevitabilmente a distanza –  rivolte agli studenti delle scuole superiori e ha l’intento di spiegare ai ragazzi la natura dello scambio e il ruolo dei prezzi, ma anche il rapporto tra scelte politiche (tassazione, regolazione, politica monetaria) e vita produttiva, gli effetti visibili e quelli meno visibili dell’azione pubblica, il ruolo giocato dai gruppi di pressione, così da aiutarli a comprendere la grande complessità della realtà sociale.

Come è stato evidenziato anche da rilevazioni internazionali (ad esempio le recenti indagini Ocse-Pisa sulla financial literacy dei quindicenni) le conoscenze in campo economico-finanziario dei nostri giovani sono purtroppo assai carenti, anche per il mancato inserimento – tranne poche eccezioni – di tali discipline nei programmi scolastici.
A supporto delle lezioni nelle scuole sono stati realizzati nel corso degli anni diversi materiali a uso didattico. Ad esempio, il libro “Homer Economicus. L’economia spiegata dai Simpson”, a cura di Joshua Hall o i fumetti “Cosa succede davvero se… Le conseguenze visibili e invisibili delle scelte pubbliche” di Giorgio Vallorani. Dalle cinque storie a fumetti sono stati realizzati anche altrettanti cartoni animati a opera dello stesso Vallorani, che è anche l’autore delle animazioni tratte dal libro “Gesù economista” di Charles Gave, un libro che come gli altri è stato pubblicato da IBL Libri, la casa editrice dell’Istituto Bruno Leoni.

L’attenzione di IBL è rivolta non solo agli studenti, ma anche alla formazione degli insegnanti: negli scorsi anni sono stati organizzati (a Milano e a Salerno) corsi di formazione studiati per i docenti delle scuole superiori in collaborazione con AEEE-Italia (Associazione Europea per l’Educazione Economica), ente accreditato presso il MIUR, sulla metodologia dell’insegnamento della disciplina economica. Nel 2019, in collaborazione con AEEE-Italia e la Società agraria di Lombardia, è stato inoltre organizzato un corso che ha affrontato gli aspetti storici, economici, ambientali e tecnico-scientifici del settore agro-alimentare.

Con l’avvento della pandemia l’attività formativa e divulgativa non si è fermata, ma è stata ripensata per una fruizione on-line. Ad esempio, durante il mese dell’educazione finanziaria, sempre in collaborazione con  AEEE-Italia, è stato organizzato un webinar sull’educazione economica al tempo del Coronavirus. Si è trattato di un evento introduttivo, che ha anticipato l’inizio del corso on-line “Educare all’economia e alla finanza. Gli strumenti per una formazione consapevole“: un  ciclo di lezioni rivolto principalmente ai docenti della scuola secondaria, con  l’obiettivo di mettere a fuoco le questioni fondamentali della finanza, dei suoi rapporti con l’uso di risorse e primi risparmi, per favorire scelte oculate e raggiungere un giusto equilibrio tra la propria propensione al rischio e i rendimenti che è possibile ottenere.

Oltre a webinar e corsi online è nata “La scuola libera”, una nuova rubrica dell’Istituto Bruno Leoni a cura di Suor Anna Monia Alfieri (Istituto Marcelline) e dedicata ai temi della scuola nell’emergenza Coronavirus, con lo scopo di approfondire la delicata situazione che stiamo vivendo e proporre delle soluzioni ai problemi da fronteggiare per il ritorno a scuola e la gestione  in sicurezza di oltre 8 milioni di studenti nel nostro paese, e riconoscere e sottolineare l’importanza del ruolo delle scuole paritarie nel gestire l’emergenza educativa.