QUANDO L’AI MENTE: IL CHATBOT DELLA CITTA’ DI NEW YORK HA FORNITO AI CITTADINI INFORMAZIONI SBAGLIATE

La testata online TheMarkup ha recentemente denunciato il malfunzionamento di MyCity, il chatbot AI della città di New York voluta dall’attuale sindaco Eric Adams e sviluppato in collaborazione con Microsof. Il chatbot, lanciato a ottobre e presentato come strumento a disposizione dei cittadini per rispondere a domande su attività commerciali e business nella città, ha commesso una serie di errori nelle sue consulenze, fornendo risposte false in opposizione a codici e leggi locali.  

Tra le diverse risposte errate i giornalisti investigativi di TheMarkup hanno segnalato che, ad esempio, MyCity ha erroneamente indicato che fosse legale per i datori di lavoro impossessarsi delle mance dei dipendenti e ha sostenuto che non ci fosse nessun obbligo di informare i dipendenti sui cambiamenti nei turni di lavoro, entrambi i casi non corrispondenti alla realtà.  

Inoltre, il chatbot ha erroneamente indicato che i negozi potevano accettare solo pagamenti con carte, violando una legge municipale che dal 2020 obbliga le attività ad accettare anche pagamenti in contanti. In un’altra risposta, il chatbot non è apparso aggiornato, facendo riferimento a una paga minima oraria di $15, mentre dal 2024 è salita a $16.  

Il sindaco ha riconosciuto gli errori, spiegando che sono stati risolti, e ha sottolineato l’importanza di testare la tecnologia nella vita reale per migliorarne l’efficacia. Tuttavia, il chatbot continua a presentare problemi e sul sito è stata aggiunta un’avvertenza che segnala la possibilità di risposte inesatte o incomplete, invitando gli imprenditori a non considerare l’AI come fonte di consigli legali o professionali e ad andare a controllare la veridicità delle informazioni fornite. 

M.T.