SANITÀ: VERSO UN USO CONSAPEVOLE DELL’AI

All’interno del contesto sanitario, la capacità di distinguere tra intelligenza umana e artificiale è essenziale: l’uomo deve rimanere al centro della questione. Ma qual è il punto nevralgico? La grande problematica riguarda il grado di genericità dell’AI Act: il documento non permette di definire con esattezza il concetto di Intelligenza Artificiale e gli strumenti che vi rientrano. Questo causa un’ondata di confusione e false aspettative che minano tale intelligenza.

Quindi, la sfida contemporanea è di sviluppare l’utilizzo di un’AI autentica, soprattutto nei settori più “delicati” come quello della medicina e sanità. Nella piena consapevolezza dell’importanza di sviluppare competenze specifiche per l’uso di strumenti di AI, gli scenari prevedibili futuri sono due: da un lato, coloro che subordinano completamente gli strumenti AI nei processi di diagnosi; dall’altro, coloro che si affidano esclusivamente all’AI.

In ogni caso, la direzione sembra vertere verso un uso responsabile e consapevole dei nuovi strumenti: questi, ad oggi, hanno un vero e proprio ruolo trasformativo che sta rivoluzionando il campo dell’assistenza sanitaria. In gioco ci sono opportunità che potrebbero segnare la storia, rendendo il settore molto più efficacie e sostenibile.

Vi sono degli aspetti fondamentali che devono essere presi in considerazione: l’AI può ottimizzare la distribuzione delle risorse sanitarie; è in grado di rispondere alle sfide più complesse nel campo; può contribuire a ridurre i costi e ottimizzare le attività amministrative; permette di aumentare, nel campo della diagnostica, i livelli di accuratezza e di prevenzione; e infine, consente di sviluppare piani terapeutici altamente personalizzati.

Ma ancor di più, l’Intelligenza Artificiale sta rivoluzionando il mondo farmaceutico: nel momento della scoperta e dello sviluppo dei farmaci, ma anche in quello della fabbricazione e commercializzazione. Infatti, questi strumenti permettono di identificare con facilità dei target specifici e di determinare i dosaggi ottimali dei farmaci. Ma l’AI ha anche un ruolo cruciale nella fase di autorizzazione dei medicinali e di farmacovigilanza.

Il tutto cosa comporta? Emerge una riduzione drastica dei costi e delle tempistiche proprie della fase di ricerca. Proprio per questo, si sta sviluppando sempre di più un contesto normativo che favorisce direttamente lo sviluppo nel campo medico e della sanità: rappresenta il primo passo verso un’innovazione consapevole della sanità pubblica.

 

L.V.


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