COME SFRUTTARE L’AI PER MIGLIORARE IL PROPRIO BUSINESS

AI e Business

Un’azienda che integra competenze, tecnologie e risorse deve saper sfruttare strategicamente l’intelligenza artificiale per far evolvere le sue attività. Oggi, infatti, la trasformazione digitale permea tutti i dipartimenti delle organizzazioni e i dati sono sempre più rilevanti per le decisioni aziendali.

Per rendere più semplice questa transizione alcune società del settore, come Sas e Gartner, hanno stilato guide pratiche con diversi suggerimenti per un uso efficace ed efficiente delle risorse information technology (IT) per il business.

La Sas si è focalizzata su soluzioni e servizi legati all’AI che un’azienda dovrebbe adottare, offrendo un vademecum in otto punti:

  1. Conoscere i propri stakeholder e le loro priorità;
  2. Inquadrare la sfida in modo da suscitare l’interesse degli stakeholder. L’AI rappresenta un cambiamento radicale, per il momento sono ancora fondamentali figure come quelle di manager e Chief Information Officer (CIO) che sappiano gestire il progetto e riescano a presentare le innovazioni con un linguaggio semplice e comprensibile da tutti;
  3. Spiegare sempre quali vantaggi l’AI può offrire e quali effetti negativi si dovranno affrontare se si decide di evitare l’uso di questo strumento. L’AI consente di raggiungere più facilmente gli obiettivi con contenimento dei costi, crescita dei ricavi, aumento dell’efficienza operativa e innovazione dei prodotti;
  4. Mostrare quali impatti positivi si vogliono ottenere. L’AI permette flessibilità, velocità e possibilità di avere più strumenti (anche personalizzabili) per prendere le decisioni migliori e correggere in tempo reale i problemi che riguardano la supply chain;
  5. Provare che gli altri lo hanno fatto e ne hanno tratto benefici. Proporre esempi di concorrenti che sono più avanti nella strada dell’innovazione può risultare molto stimolante;
  6. Spiegare come si intende raggiungere il risultato. Dopo aver appreso quali sono i rischi e le opportunità che l’adozione dell’AI può offrire, è importante anche spiegare nel dettaglio cosa occorre per realizzare un progetto che conduca verso l’AI nel modo più concreto e semplice;
  7. Motivare la scelta dei partner per l’implementazione di soluzioni di AI. (I partner vengono scelti in base alla loro esperienza e reputazione nel settore);
  8. Evidenziare come l’intelligenza artificiale è sinonimo di “semplicità”. L’AI permette anche di lavorare in ogni ambiente e con ogni genere di database, dall’on premise (“in sede”, installazione ed esecuzione del software in un server aziendale) al cloud.

La società Gartner, dal canto suo, ha svolto una ricerca arrivando al seguente risultato: entro due anni l’AI sarà una priorità per oltre il 30% dei CIO.

La Gartner ha definito l’IT Governance come l’insieme di policy e processi che assicurano l’uso efficace ed efficiente delle risorse IT per consentire a un’organizzazione di raggiungere i propri obiettivi di business. In genere, queste procedure vengono stabilite a livello di consiglio di amministrazione o di esecutivo, e vengono concepite in modo che le risorse IT possano fornire il massimo valore all’azienda e ai suoi stakeholder. L’obiettivo di avere sotto stretto controllo l’infrastruttura IT affinché abbia un funzionamento e un utilizzo ottimale, si può raggiungere solo se si dispone di un personale dedicato e di un budget adeguato.

La società di analisi Gartner ha definito alcune regole che i CIO possono seguire per creare efficaci use cases aziendali inerenti l’IT Governance. Implementando queste regole, Gertner prevede che, entro il 2027, essi vedranno incrementare del 75% il successo del loro contributo strategico al business e del 30% il tasso di approvazione delle richieste di finanziamenti rispetto ai livelli attuali.

I cinque consigli di Gartner sono:

  1. Considerare che i risultati di business hanno “pesi” differenti”. Per decidere come impiegare le risorse IT, il Top Management deve stabilire quali sono gli obiettivi di business più importanti per l’azienda in termini di incremento del fatturato e riduzione dei costi;
  2. Chi usa l’IT ne stabilisce il valore;
  3. L’infrastruttura IT offre un doppio contribuito al business sia sul fronte dei successi operativi e sia della sua crescita;
  4. Occorre il giusto linguaggio attraverso precise KPI (Key Performance Indicators) per far capire il valore dell’IT, evitando una terminologia tecnica ricca di acronimi;
  5. Prima chiarire i benefici, poi i costi dell’IT. La definizione di un budget IT non può essere basata sul loro valore tecnologico, ma i leader aziendali devono innanzitutto avere una chiara visione dei servizi resi disponibili e delle funzionalità abilitate.

(N.T.)