SOCIAL NETWORK, COME SI È ARRIVATI AL METAVERSO

La storia dei social network ha inizio alla fine degli anni ’90, tutte le principali piattaforme odierne (Facebook, LinkedIn, Instagram, Twitter, Youtube…) nascono con l’intento di creare relazioni tra persone e, grazie alla loro evoluzione, consentono agli utenti di interagire tra loro e di condividere contenuti testuali, immagini, video e audio. Sono cresciuti molto dalla loro nascita ad oggi ed il settore, vario ma saturo, necessita di un’ulteriore evoluzione: il Metaverso.

Il 28 ottobre 2021, Mark Zuckerberg, fondatore di Facebook, ha presentato il progetto Metaverso, uno spazio internet immersivo, tridimensionale, accessibile tramite diversi dispositivi, ma preferibilmente con sistemi di realtà virtuale basati su visori che consentono un’esperienza totalizzante e nuova nell’interazione con il mondo digitale. 

L’obiettivo del progetto è quello di sviluppare un ambiente social ancora più immersivo in cui la possibilità di una forma di teletrasporto digitale diventi sia un’ulteriore possibilità relazionale che un’opportunità ambientale. L’idea centrale è che il Metaverso non sarà creato da un’unica società,  ma da un sistema di creatori e sviluppatori. Si può dire che il suo scopo sia di trasformarsi in un ecosistema digitale alla stregua dei più importanti progetti open source in cui si fondono componenti tecnologiche (interoperabilità, accesso multi-device, offerta di tool di sviluppo) con componenti sociali come le esperienze immersive, le economie creative e le forme di partecipazione sociale innovative. Ogni partecipante della realtà virtuale, attraverso il suo avatar, avrà la possibilità di interagire con gli altri utenti e con il mondo circostante.

Meta diventerà un vero e proprio layer sul quale si svilupperanno società a base tecnologica, servizi innovativi ed economie verticali di cui alcune saranno controllate da essa stessa, ed altre si svilupperanno in maniera indipendente.

Sicuramente, il Metaverso è un progetto interessante, frutto della naturale evoluzione del processo di digitalizzazione del mondo e delle nostre vite, ma è importante immaginare una nuova forma di cittadinanza digitale per evitare che questa utopia tecnologica diventi una distopia sociale.