TikTok: profilo sequestrato ed oscurato per una influencer siracusana

È stato sequestrato ed oscurato il profilo TikTok di una influencer quarantottenne siracusana, da parte della Polizia Postale e delle Comunicazioni. L’accusa è di istigare al suicidio per la pubblicazione di centinaia di video con sfide social ritenute pericolose, tali da poter essere emulate da circa 700mila minorenni.

Il provvedimento è stato emesso dal gip del Tribunale di Firenze, Angelo Antonio Pezzuti, a seguito della richiesta inoltrata dal procuratore aggiunto e dal sostituto procuratore della Procura della Repubblica di Firenze. In particolare, nell’ambito dell’attività di monitoraggio della rete, gli uomini del Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni di Firenze avevano individuato sul social network un link riconducibile al profilo dell’influencer, nel quale veniva visualizzato un video ritraente una sfida tra la donna ed un uomo, in cui entrambi si avvolgevano totalmente il volto, compresi narici e bocca, con il nastro adesivo trasparente, in modo tale da non poter respirare.

Nel provvedimento si legge che il video risulta “estremamente pericoloso in quanto visibile a tutti gli utenti senza restrizioni, potendo costituire oggetto di emulazione da parte di minorenni, come purtroppo accaduto nei recenti fatti di cronaca con sfide analoghe”, e per tale motivo è stato immediatamente segnalato dal Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni di Roma e prontamente rimosso dalla piattaforma.

In aggiunta, nell’ambito della stessa attività di monitoraggio si è evidenziato che l’influencer nel corso del tempo aveva pubblicato altri numerosi ‘video sfide’ dello stesso calibro come, ad esempio, aspirare la panna montata con la cannuccia attraverso le narici, avvolgersi il viso con il domopak, chiudendo così le vie respiratorie.

Pertanto alla luce del fatto che la stessa influencer in un’intervista rilasciata ad un’emittente televisiva locale affermava che i suoi followers erano nella maggioranza bambini, circa 650.000, e che, secondo gli inquirenti, le sue pubblicazioni “sono idonee, seppur in via oggettiva ed astratta, a costituire incitamento al delitto o al suicidio (tenuto conto della sensibilità e impressionabilità dei ragazzi e della loro maturità psichica e morale, laddove la condotta è rappresentata attraverso un duetto tra due persone in competizione tra loro)”, i pm titolari delle indagini hanno richiesto e ottenuto dal gip il provvedimento di sequestro preventivo, mediante oscuramento, del profilo TikTok oggetto d’indagine.

La piattaforma, sul versante opposto, in qualità di social network di successo, deve dar seguito alle richieste di rimozione dei contenuti considerati inappropriati tanto dalle imprese quanto dal governo stesso.
In aggiunta a ciò, TikTok ha cominciato a pubblicare un Rapporto sulla Trasparenza, che indica la natura dei clip rimossi e l’andamento delle richieste.

In quello più recente, che copre la seconda metà del 2020, un interesse particolare va ai temi legati alla pandemia e all’eventuale condivisione senza controllo di video con elementi di disinformazione, sulla diffusione della malattia e vaccini.
Il social ha quindi rinnovato il suo impegno per contrastare fenomeni di disinformazione relativa alla situazione epidemiologica in corso.