Trasparenza dell’informazione televisiva e radiofonica e pluralismo politico-istituzionale

di Diana Daneluz

Socia Professionista FERPI

È stato necessario attendere le decisioni giudiziarie sulle iniziative legali promosse dall’Associazione Copernicani perché l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni desse seguito e deliberasse nuove modalità per l’accesso libero e generalizzato ai dati di monitoraggio relativi alle presenze televisive e radiofoniche di politici e di cariche istituzionali. Il risultato, tuttavia, è stato raggiunto e l’Autorità ha deciso di aprire una nuova sezione del sito alla pubblicazione dei report dedicati ai tempi dei soggetti politici e istituzionali rilevati nei notiziari e nei programmi di approfondimento, il tutto in XML, come auspicato sin dalla richiesta iniziale di accesso generalizzato  (FOIA Freedom of Information Act. Diffuso in oltre 100 Paesi al mondo è la normativa che garantisce a chiunque il diritto di accesso alle informazioni detenute dalle pubbliche amministrazioni, salvo i limiti a tutela degli interessi pubblici e privati stabiliti dalla legge). 

Cambia, quindi, il monitoraggio del pluralismo politico-istituzionale in tv: l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, oltre a calcolare in modo preciso i tempi dedicati a un determinato soggetto o forza politica in tg e talk show, terrà conto anche dei dati di ascolto, dei target di pubblico e degli argomenti trattati. I dati saranno elaborati su base mensile e pubblicati sul sito dell’Autorità ogni tre mesi.

L’Associazione Copernicani è un Advocacy group, indipendente, transpartitico, sui temi dell’innovazione. Nata come non-profit nel 2018, si prefigge un ruolo di impulso per portare l’Italia a pensare digitale, dalla società alla politica, economia e cultura. In giudizi è stata assistita dagli avvocati Andrea Valli e Marco Costantino Macchia dello studio Macchia e Associati e dall’avv. Carlo Piana di Array. L’azione legale era nata con l’intento di rendere fruibili i dati in forma semplice ed intuitiva, tramite il sito https://agcom.g0v.it, il sistema open source interattivo di visualizzazione delle audience reali dei politici in TV, sviluppato dalla società LinkedData.Center per conto dell’Associazione Copernicani, in collaborazione con lo Studio Frasi. LinkedData.Center ha utilizzato le tecnologie del semantic web, al cuore dei suoi progetti di contrasto al riciclaggio di denaro, per dare un senso ai dati prodotti da AGCOM, permettendo di organizzarli per soggetto, ruolo, emittente ed editore, ottenendo così una percezione immediata dei politici più presenti. L’avvocato Carlo Piana plaude al raggiungimento del più prezioso tra gli obiettivi della causa, rendere dati fondamentali per l’analisi del pluralismo politico disponibili a tutti come dati aperti. 

Anche Francesco Siliato, partner dello Studio Frasi che ha collaborato con l’Associazione Copernicani alla messa a punto di un sistema che incrocia i minuti di presenza con l’audience, registra come finalmente l’Agcom abbia “preso atto della necessità di ancorare i dati d’ascolto ai dati relativi ai tempi di presenza sui media audiovisivi di donne e uomini della politica e delle istituzioni. Collegare dati d’ascolto e tempi di presenza è uno strumento indispensabile per una corretta valutazione dell’effettivo pluralismo radiofonico e televisivo. Una dichiarazione riportata in un telegiornale di prima serata, per esempio, avrà una platea notevolmente più numerosa di una dichiarazione della stessa durata emessa in un Tg della notte. La possibilità di incrociare tempi e ascolti permette di disporre di una effettiva valutazione del peso reale delle singole presenze e dare corpo ad una misurazione corretta del pluralismo”.

L’Agcom, aveva reso note le sue decisioni in un comunicato diffuso il 15 gennaio in cui si legge che il Consiglio dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni definisce, anche in attuazione della recente giurisprudenza amministrativa sulla questione, nuove modalità per l’accesso civico generalizzato ai dati di monitoraggio elementari (tv e radio) del pluralismo politico/istituzionale. In particolare, tenuto conto del quadro legislativo di riferimento in materia di open data, il Consiglio ha stabilito di procedere con cadenza trimestrale alla pubblicazione sul proprio portale istituzionale dei dati elementari in formato XML (4 stelle della scala di apertura dei dati).  Più in generale, il Collegio ha deciso di dedicare una nuova sezione del sito alla pubblicazione dei report relativi ai tempi dei soggetti politici e istituzionali rilevati mensilmente nei notiziari e nei programmi di approfondimento, secondo una nuova forma grafica unitamente ad ulteriori elaborazioni ancorate a dati di ascolto, target di pubblico e argomenti trattati, allo scopo di offrire nuovi e sempre aggiornati strumenti di analisi circa l’andamento dell’informazione televisiva e radiofonica.  Il riutilizzo dei dati – pubblicati in formato aperto – è regolato con una licenza Creative Commons 4.0 che prevede per gli utenti l’obbligo di indicare la fonte dei dati (BY) e di rilicenziare in formato aperto le rielaborazioni dei dati medesimi (Share Alike, SA), con divieto di impiego per finalità commerciali (Non Commercial Use, NC). 

Come sostenitori degli open data, i Copernicani hanno accolto con grande soddisfazione la notizia che AGCOM abbia definito le modalità per l’accesso civico generalizzato ai dati di monitoraggio della presenza degli esponenti politici in tv e radio, compito che rientra tra le sue funzioni istituzionali. “È un rilevante passo avanti per la trasparenza sulla pressione comunicativa che potrà finalmente essere accuratamente misurata attraverso il sito web https://agcom.g0v.it, con una visualizzazione dell’esposizione effettiva dei politici ai vari tg e radiogiornali incrociando tali dati con i rilevamenti Auditel“, ha dichiarato Patrizia Feletig, presidente dell’Associazione Copernicani. Pur esprimendo il rammarico che alla decisione si sia dovuti giungere per via giudiziaria, quando si tratta di rendere accessibili a chiunque dei dati essenziali alla verifica del rispetto del pluralismo politico e istituzionale.