È nato Venywhere, il nuovo progetto frutto di una collaborazione tra Fondazione di Venezia e Ca’ Foscari che partirà operativamente a inizio marzo con Cisco, associazione specializzata in tecnologie abilitanti le modalità di lavoro innovativo. Il team di Cisco, composto da 16 dipendenti provenienti da vari paesi europei chiamati a misurarsi per primi con questa nuova esperienza, valuteranno le funzionalità e l’impatto della piattaforma Venywhere, ma anche le tecnologie abilitanti nuove forme di collaborazione tra persone di team distribuiti.
Il progetto si lega al fenomeno del work from anywhere, sempre più importante nel panorama lavorativo, e offre smart workers, freelancers ecc. una piattaforma per facilitare l’attrazione e l’inserimento di una nuova comunità attiva di persone che potranno arricchire le città di nuove energie e attivare un’offerta di nuovi servizi e opportunità economiche per la comunità locale.
La tematica del work from anywhere si lega alla riflessione, in atto a livello mondiale, sul ‘new normal’ che ci si aspetta dopo la pandemia di Covid-19.
Si ritiene che proprio la città di Venezia potrebbe essere il luogo ideale per un nuovo equilibrio tra lavoro e vita personale, e per un rinnovamento urbano innescato dalla presenza di cittadini temporanei che potrebbero diventare residenti a tutti gli effetti. Si sta infatti creando una rete tra istituti di ricerca, associazioni, musei, fondazioni e strutture private che sostengono Venywhere contribuendo a creare offerta di spazi di lavoro e di servizi, a cui lavoratori singoli o team di lavoro potranno accedere grazie a un sistema di prenotazione flessibile.
Venywhere si rivolge principalmente a quattro target:
- Freelance e nomadi digitali;
- Lavoratori dipendenti che hanno la possibilità di svolgere il proprio lavoro lontano dalla sede per tempi prolungati;
- Residenti veneziani che possono usufruire di servizi di supporto al lavoro da remoto;
- Aziende interessate a spostare interi team per periodi prolungati a Venezia.
Ci si focalizza su tre aree chiave:
- Offrire ai workers from anywhere un supporto nell’individuazione di soluzioni residenziali e spazi lavorativi adeguati;
- Sviluppare un’offerta di servizi che permetta di partecipare alla vita quotidiana della città, generando al contempo un potenziale indotto economico locale alternativo al turismo;
- Promuovere l’innovazione sociale, coinvolgendo i workers from anywhere in forme di cittadinanza attiva al servizio della comunità.
Il progetto è stato sviluppato da un team di giovani laureati residenti a Venezia, coordinati da Massimo Warglien (docente a Ca’ Foscari e ideatore e fondatore dell’iniziativa).
La versione online della piattaforma è online da poche settimane, e ha già registrato 15.000 visite e oltre 1.200 iscrizione di workers potenzialmente interessati a trasferirsi a Venezia per sperimentare questa nuova modalità di lavoro.