OpenAI ha modificato le sue linee guida sull’uso dei suoi strumenti, vietando agli utenti di impiegare ChatGPT e gli altri modelli generativi di Intelligenza Artificiale dell’azienda per la creazione di contenuti legati a campagne elettorali e attività di lobbying.
In modo esplicito, la società proibisce la creazione di bot che si fingano candidati o funzionari governativi, così come l’ideazione di iniziative di comunicazione mirate a scoraggiare il voto o manipolare dati.
Le recenti modifiche alle condizioni d’uso, che includono la possibilità di utilizzare ChatGPT per scopi militari, rientrano nella strategia di OpenAI, guidata da Sam Altman, CEO di OpenAI, per moderare l’impatto dell’Intelligenza Artificiale nelle elezioni che si svolgeranno nei prossimi mesi in tutto il mondo.
Questa iniziativa include anche l’adozione di credenziali digitali approvate dalla Coalition for Content Provenance and Authenticity (C2PA), un sistema mirato a semplificare l’identificazione di materiali prodotti o alterati dall’Intelligenza Artificiale.
Il recente approccio sarà implementato all’inizio dell’anno corrente. L’azienda ha annunciato l’intenzione di rendere presto disponibile il nuovo metodo al suo primo gruppo di sperimentatori, che comprende giornalisti, piattaforme e ricercatori, come descritto in un post pubblicato sul proprio blog. Il sistema di Content Provenance and Authenticity Coalition (C2PA) è già adottato da importanti aziende come Microsoft, Amazon, Adobe e Getty.
OpenAI si impegna inoltre a garantire che ChatGPT attinga a fonti affidabili per ottenere informazioni sulle elezioni in tempo reale. Il chat bot fornirà link alle fonti nei suoi risultati per assicurare la trasparenza dei contenuti forniti agli utenti.
Tutte le nuove funzionalità proposte da OpenAI sono attualmente in fase di valutazione e implementazione, e saranno inizialmente attivate solo negli Stati Uniti. I risultati ottenuti saranno successivamente impiegati per sviluppare approcci e risorse specifici in altre nazioni e regioni. OpenAI dichiara: “Desideriamo garantire che la nostra tecnologia non venga impiegata per compromettere tali processi. Come accade con ogni nuova tecnologia, questi strumenti presentano vantaggi e sfide. Continueremo a perfezionare il nostro approccio man mano che acquisiremo una maggiore comprensione dell’utilizzo dei nostri strumenti“.
C.L.