AL VIA IL DATA GOVERNANCE ACT

I Data Act, sul cui testo Ue e Consiglio europeo hanno raggiunto un accordo politico a fine giugno, unitamente al Data Governance Act (DGA), già approvato e prossimo entrata in vigore, mirano a stimolare l’economia dei dati dell’Ue sbloccando i dati industriali, rafforzando i meccanismi per aumentarne la disponibilità, ottimizzandone l’accessibilità e l’utilizzo e promuovendo un mercato europeo dei dati competitivo e affidabile.

Il DGA comprende nel proprio ambito di applicazione sia i dati personali che quelli non personali. La normativa prevede che:

Per favorire la circolazione dei dati dell’Unione europea, il legislatore ha ravvisato l’esigenza di un contesto legislativo armonizzato, dove istituire servizi di intermediazione dei dati affidabili.

Al fine di aumentare la fiducia nella condivisione dei dati, questo nuovo approccio propone un modello basato sulla neutralità e sulla trasparenza degli intermediari di dati, in modo tale che quest’ultimi siano soggetti terzi neutrali, in grado di mettere in contatto individui e aziende.

Gli intermediari dovranno rispettare determinati requisiti per garantire tale neutralità ed evitare conflitti di interesse. Essi dovranno attuare una separazione strutturale tra il servizio di intermediazione dei dati e gli eventuali altri servizi forniti.

Inoltre, i termini per la fornitura di servizi di intermediazione non dovranno dipendere dal fatto che un potenziale titolare di dati o utilizzatore di dati si avvalga di altri servizi degli intermediari.

Ciascuno Stato membro dovrà designare una o più autorità competenti per svolgere i compiti relativi alla procedura di notifica per i servizi di intermediazione dei dati.

Tali autorità dovranno monitorare la conformità dei fornitori dei servizi di intermediazione dei dati rispetto ai requisiti stabiliti dal Data Governance Act.

Con il DGA l’Unione europea intende sfruttare il potenziale dei dati, aumentandone la disponibilità e la condivisione. Una migliore gestione dei dati consentirà alle industrie di sviluppare prodotti e servizi innovativi, e renderà molti settori dell’economia più efficienti e sostenibili.

Il legislatore auspica inoltre che l’innovazione basata sui dati possa portare a benefici sia alle aziende e sia alle persone.

 

C.L.