AMMINISTRARE UNA PAGINA FACEBOOK PUÒ COSTARE CARO

Paola Pagliari, 57 anni, è stata condannata per diffamazione attuata tramite una pagina Facebook, di cui è amministratrice, dedicata alla strage di Erba e intitolata “Olindo Romano e Rosa Bazzi innocenti”.

La condanna a una pena pecuniaria pari a euro 10mila, in conversione di pena detentiva, è stata comminata in relazione all’accusa di diffamazione attuata tramite la pubblicazione di post e commenti con cui si gettavano ombre sui fratelli di una delle vittime della strage di Erba, come fossero i veri colpevoli.

Il processo si è concluso davanti al giudice di Como Dott.ssa Valeria Costi: per l’imputata il PM aveva richiesta di un anno e mezzo di reclusione, convertito dal Giudice in pena pecuniaria.

La pagina sosteneva l’innocenza dei coniugi condannati all’ergastolo per la strage di Erba dell’11 dicembre 2006, in cui vennero uccisi Raffaella Castagna, il figlio Youssef e la madre Paola Galli, oltre alla vicina di casa Valeria Cherubini.

Nei post e nei commenti, tuttavia, si gettavano ombre su Pietro e Giuseppe Castagna, fratelli di una delle vittime, ventilando l’ipotesi che si trattasse dei veri colpevoli.

Si sosteneva che il padre, Carlo Castagna, avesse perdonato gli assassini perché consapevole della responsabilità dei figli.

Altre dodici persone, che avevano commentato i post della pagina, sono rimaste coinvolte nel processo e hanno fatto ricorso al patteggiamento oppure convertito la pena comminata in percorsi di giustizia riparativa.

Mirko Platania – Avvocato del Foro di Milano, opera nell’ambito del diritto civile con particolare esperienza nel diritto delle nuove tecnologie ed eredità digitale