AZIENDA VIOLA LA PRIVACY DI UN DIPENDENTE: AGGIUNGE IL SUO NUMERO PRIVATO AD UN GRUPPO WHATSAPP

La privacy è il diritto di ogni individuo a controllare le informazioni che lo riguardano ed è collegato ai valori di dignità, libertà e autonomia individuale. Il consenso all’uso dei dati è lo strumento principale con cui le persone esercitano il controllo sui propri dati ed è regolato dal GDPR dell’Unione Europea.

L’avvento di Internet e la sua rapida diffusione hanno spinto gli utenti a interessarsi sempre di più alla propria presenza online e al modo in cui le aziende gestiscono i loro dati personali.

Un recente caso che ha visto protagonisti la privacy e il consenso riguarda la segnalazione da parte di una dipendente contro l’azienda per cui lavorava, affermando che quest’ultima abbia inserito il suo numero di cellulare privato in un gruppo Whatsapp senza il suo consenso. Nel dettaglio, il gruppo francese leader mondiale nel settore del lusso LVMH Iberia (Moët Hennessy Louis Vuitton) pare abbia richiesto alla lavoratrice di utilizzare il suo numero di telefono privato temporaneamente in attesa dell’arrivo di un dispositivo aziendale, mai stato consegnato.

Arrivati i giorni di ferie, la dipendente ha scritto via email la sua decisione di non voler essere più cercata al suo numero personale per comunicazioni lavorative, uscendo dal gruppo Whatsapp. Qualche giorno dopo però, si ritrova nuovamente all’interno del gruppo aziendale senza aver dato alcun consenso.

L’azienda ha cercato di difendersi affermando che era una soluzione temporanea data la mancanza dei telefoni aziendali per far fronte ai problemi più urgenti da gestire.

L’Agenzia spagnola per la protezione dei dati (AEPD) ha emanato una sanzione di 70.000 a LVMH Iberia classificando l’episodio come infrazione molto grave e nel provvedimento viene espressamente sottolineato come il numero di cellulare privato è un dato personale ed il suo utilizzo deve essere seguito sempre dal consenso e dalla volontà del dipendente. Il risarcimento è stato successivamente ridotto del 40% per la presa di responsabilità da parte dell’azienda e il pagamento volontario della somma stabilita.

 

J. S.


Diritto dell’informazione

“Diritto dell’informazione: la bussola per orientarsi tra notizie e giurisprudenza.”

Continua a seguirci!

▶️ https://dirittodellinformazione.it/chi-siamo/