CITTÀ INTELLIGENTI E SOSTENIBILI

Il 29 aprile 2022 la Commissione Europea ha annunciato l’elenco delle 100 città che sono state selezionate per partecipare a “Cities Mission – 100 città intelligenti e a impatto climatico zero entro il 2030”. La città di Milano è tra le prescelte e potrà quindi accedere ai fondi europei dedicati allo sviluppo di città intelligenti e sostenibili.

Oggi il 75% della popolazione dell’Unione Europa risiede in aree urbane e le città, a livello globale, consumano oltre il 65% dell’energia disponibile; questo le rende responsabili di più del 70% delle emissioni di CO2. Davanti a questi dati la Commissione Europea ha deciso che la neutralità climatica (impatto zero) delle aree urbane debba diventare un obiettivo condiviso, da raggiungere entro il 2050, attraverso la creazione di ecosistemi di sperimentazione e innovazione.

L’iniziativa “Cities Mission” della Commissione Europea permetterà alle 100 realtà selezionate di impegnarsi in azioni di ricerca e innovazione riguardanti la mobilità pulita, l’efficienza energetica e l’urbanistica verde. Le città partecipanti potranno quindi realizzare progetti pilota, sviluppare buone pratiche e iniziative che mirino a potenziare le collaborazioni tra i contesti urbani municipali.

Inizialmente il progetto si appoggerà ai fondi del programma europeo di ricerca e innovazione Horizon, il quale mette a disposizione 360 milioni di euro per sviluppare azioni e proposte che contribuiscano al raggiungimento della neutralità carbonica entro il 2050. Milano, in qualità di partecipante, avrà l’occasione di attrarre investimenti privati e ulteriori fondi europei; in aggiunta si vedrà facilitato l’accesso ai bandi previsti dal PNRR nazionale.

Adesso la Commissione Europea invita le 100 città selezionate a sviluppare singoli “Climate City Contracts”, partendo dalla stesura di un piano globale per la neutralità climatica declinabile in tutti i settori (energie, edilizia, gestione dei rifiuti, trasporti).

Per realizzare questi progetti sarà necessario coinvolgere i cittadini, gli istituti di ricerca, il settore privato e le istituzioni. Una bella prova di responsabilità e collaborazione.