Un team di ricercatori ha sviluppato un nuovo sistema di Intelligenza Artificiale che permette un rapido mapping della superficie e dei contorni degli iceberg giganti utilizzando immagini satellitari.
La nuova applicazione è in grado di completare tale compito ad una velocità nettamente superiore rispetto ai sistemi esistenti, i quali spesso non sono in grado di distinguere gli iceberg da altri elementi presenti nelle immagini. Nonostante l’analisi manuale delle immagini satellitari mantenga un livello di precisione superiore, è un processo che richiede molto tempo al fine di delineare ogni singolo ghiacciaio.
La ricerca, pubblicata su The Cryosphere, evidenzia il potenziale del “machine learning” nel monitorare in tempo reale regioni remote e inaccessibili. La giovane scienziata Anne Braakmann-Folgmann sottolinea la rilevanza dell’utilizzo di strumenti di AI per la sicurezza dell’ambiente: “Questa nuova rete neurale è 10.000 volte più veloce degli esseri umani nello svolgere questo compito. Inoltre, mappa l’estensione e il profilo degli iceberg in meno di un centesimo di secondo, mentre gli esseri umani avrebbero bisogno di diversi minuti per generare ciascuno di questi contorni”.
Nella ricerca sono state utilizzate le immagini acquisite dai satelliti dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA), addestrando l’algoritmo nell’identificazione degli iceberg anche in condizioni ambientali avverse. L’applicazione sperimentale potrebbe aprire la strada a servizi operativi che forniscono aggiornamenti automatici regolari sulla forma dei giganti di ghiaccio.
“Durante tutto il processo di addestramento – spiega l’ESA – il sistema perfeziona continuamente le sue previsioni, regolando i suoi parametri in base alla differenza tra lo schema derivato manualmente e il risultato previsto. L’addestramento si ferma automaticamente quando il sistema raggiunge le prestazioni ottimali, garantendone l’adattabilità e il successo su nuovi esempi“.
La sorveglianza degli iceberg riveste un ruolo di notevole importanza anche per gli studiosi dei cambiamenti climatici. Il flusso di acqua dolce, rappresentato dall’aggiunta o dalla sottrazione di acqua nell’oceano durante il ritiro o la crescita degli iceberg, esercita infatti un impatto significativo sull’ecosistema marino.
I risultati dell’impiego dell’AI nel settore sono stati incoraggianti e hanno dimostrato un’accuratezza del 99%, superando notevolmente altri sistemi semi-automatizzati.
C.L.