COMMISSIONE UE, IN ARRIVO NUOVE NORME IN MATERIA DI INTELLIGENZA ARTIFICIALE

La Commissione europea prosegue nel suo impegno per adeguare le norme dell’Ue all’era digitale e green con un occhio alle tecnologie emergenti, come l’intelligenza artificiale, e all’urgenza di comportamenti sostenibili per l’ambiente. Per questo motivo, ha adottato due nuove proposte di legge: la direttiva riveduta in merito alla responsabilità su prodotti difettosi, che ora include quelli digitali, e la direttiva sulla responsabilità da intelligenza artificiale.

Nel primo caso la proposta di Bruxelles mira ad adeguare all’era digitale e all’economia circolare le attuali norme europee sulla responsabilità oggettiva dei fabbricanti per prodotti difettosi (dalle tecnologie intelligenti ai prodotti farmaceutici). Le norme rivedute garantiranno la certezza del diritto alle imprese, che potranno quindi investire in prodotti nuovi ed innovativi, e permetteranno a chi è stato danneggiato di ottenere un equo risarcimento per i danni causati da prodotti difettosi, inclusi i prodotti digitali e ricondizionati.

Per quanto riguarda la nuova direttiva sulla responsabilità AI, le nuove norme puntano a stabilire regole uniformi per l’accesso alle informazioni e – anche in questo caso – per l’alleggerimento dell’onere della prova in relazione ai danni causati dai sistemi di intelligenza artificiale, stabilendo un quadro più ampio di protezione delle vittime (siano esse individui o imprese). La nuova direttiva armonizzerà alcune regole per i reclami al di fuori dell’ambito della direttiva sulla responsabilità dei produttori, nei casi in cui il danno sia causato da comportamenti illeciti. Questo copre, ad esempio, violazioni della privacy o danni causati da problemi di sicurezza.

La direttiva semplifica inoltre il procedimento giudiziario per le vittime nella dimostrazione della colpa, attraverso due novità. In primo luogo, in caso di colpa rilevante con un probabile nesso causale con le prestazioni di un AI, la cosiddetta “presunzione di causalità” affronterà le difficoltà incontrate dalle vittime nel dover spiegare in dettaglio come il danno sia stato causato da una specifica colpa o omissione. In secondo luogo, le vittime avranno più strumenti per ottenere una riparazione giudiziaria, introducendo un diritto di accesso alle prova da parte di aziende e fornitori, in casi in cui sia coinvolta un’intelligenza artificiale ad alto rischio.

“Le nuove regole – evidenzia la Commissione in una nota – trovano un equilibrio tra la tutela dei consumatori e la promozione dell’innovazione, eliminando ulteriori ostacoli all’accesso delle vittime all’indennizzo, stabilendo nel contempo garanzie per il settore IA introducendo, ad esempio, il diritto di combattere un’azione di responsabilità basata su una presunzione di causalità”. Gli effetti della nuova direttiva, dopo cinque anni dalla sua entrata in vigore, dovranno essere valutati dalla Commissione europea.