A partire da oggi, il 12 settembre 2025, il Regolamento (UE) 2023/2854, meglio noto come Data Act, diventa del tutto operativo. In vigore formalmente dall’11 gennaio 2024, il regolamento introduce un cambiamento significativo nel modo in cui vengono gestiti i dati generati dai dispositivi connessi.
Il suo obiettivo principale è quello di restituire, a imprese e cittadini, il controllo sui dati che generano impiegando certi strumenti. Fino a ieri, queste informazioni, relative ai consumi o ai malfunzionamenti di un dispositivo, rimanevano una prerogativa esclusiva dei produttori. Da oggi, invece, sarà possibile accedere, utilizzare e condividere questi dati, anche con soggetti terzi come i tecnici.
Questo cambiamento rappresenta una svolta sotto diversi punti di vista. Innanzitutto, per i consumatori comporta una maggiore libertà di scelta e nella fine di un sistema che concentrava il potere nelle mani dei soli produttori. In secondo luogo, per le piccole e medie imprese apre nuove opportunità di mercato e modelli di business. Infine, per il mercato europeo si tratta di un passo strategico verso una concorrenza più equa e meno dipendente dai grandi player extra europei.
Perciò, il Data Act afferma un principio fondamentale, ovvero che i dati appartengono a chi li genera, non solamente a chi produce il dispositivo. Se da un lato non mancano le critiche, dall’altro adeguarsi a questo nuovo regolamento può rappresentare un vantaggio competitivo notevole per chi saprà coglierne il potenziale.
S.C.
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