Emilia-Romagna, al via il nuovo Programma di riordino territoriale 2021-23

É stato varato il nuovo Programma di Riordino Territoriale 2021-2023 (Prt), strumento adottato dalla Regione Emilia-Romagna per supportare la gestione associata di funzioni comunali nelle Unioni del territorio. Aumentano le risorse a disposizione rispetto alla precedente programmazione: 9,7 milioni di euro di risorse regionali per i prossimi 3 anni, ai quali si aggiungono per il 2021 risorse statali pari a 8,8 milioni, per un totale di circa 18,5 milioni di euro.

Il Prt punta a rafforzare le capacità gestionali delle Unioni, con un focus sullo sviluppo di capacità progettuali e attuative per governare con efficacia le risorse che verranno messe a disposizione degli Enti locali nel prossimo triennio.

Le principali novità del Prt 2021-23 riguardano una forte incentivazione all’attivazione di funzioni strategiche, soprattutto sul versante della trasformazione digitale e della transizione green, per consentire ai territori di cogliere meglio e più velocemente le opportunità che saranno offerte dai programmi europei e nazionali per la coesione territoriale, economica e sociale dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr); maggiore supporto al consolidamento della rete delle Unioni, con incentivi per favorire l’adesione di nuovi Comuni e intensificazione dello sforzo per il rilancio delle Unioni non ancora operative; un sostegno concreto ai processi di riorganizzazione per rendere funzionali e pienamente operative le strutture Unionali; l’avvio della nuova piattaforma digitale per presentare le domande, al fine di velocizzare e migliorare le modalità di attribuzione delle risorse regionali.

Inoltre, i nuovo Prt intende dare continuità ai principi del precedente Programma di riordino territoriale, come per esempio il sostegno alle Unioni già avviate per portare a termine il processo di consolidamento in corso o come l’attribuzione di risorse specifiche per le Unioni montane e l’utilizzo di un sistema di riparto delle risorse basato su un meccanismo in grado di rilevare il livello di consolidamento delle gestioni associate nelle unioni. Per quanto riguarda, invece, le Unioni più avanzate, è stata prevista la loro partecipazione ai tavoli di partenariato per la nuova programmazione europea, al pari delle città capoluogo, e sarà inoltre previsto un bando a loro dedicato di 5 milioni di euro per investimenti green e digitali. La domanda di partecipazione al bando va presentata esclusivamente online entro le ore 11 del 12 luglio.

L’assessore al Bilancio della Regione Emilia-Romagna, Paolo Calvano, si è così espresso al riguardo: “Vogliamo essere al fianco dei territori, far ripartire le comunità locali, ridurre le differenze territoriali e costruire una regione attenta alle nuove generazioni, a partire da nuovi investimenti e servizi digitali e green. In questo disegno le Unioni rappresentano uno strumento indispensabile per intercettare le risorse straordinarie che verranno messe a disposizione dalla programmazione europea, nazionale e regionale”.