Si tratta di una nuova tendenza tecnologica che in molti stanno provando. Consisterebbe nell’usare Telegram con lo scopo di aggirare le protezioni del sistema di ChatGpt. Ovviamente questo tipo di ‘’divertimento’’ è riservato solo ai più esperti dell’ambito informatico.
La scoperta è stata fatta dai ricercatori della società di sicurezza Check Point Software.
Nello specifico gli hacker utilizzerebbero dei bot di Telegram (sistemi di risposta automatica) che si sono inseriti nelle interfacce di programmazione di ChatGpt creando contenuti pericolosi come e-mail di phishing e codici malevoli.
I criminali hanno pensato di far credere agli utenti, sempre attraverso la manomissione della piattaforma, che siano disponibili solo 20 risposte gratuite, dopo di che servirebbe pagare 5,50 dollari.
“La versione attuale dell’interfaccia di programmazione di OpenAI (azienda che ha lanciato ChatGpt, ndr) è utilizzata da applicazioni esterne e ha pochissime misure anti-abuso”, afferma la società.
Shykevich Threat, Group Manager di Check Point Software ha poi comunicato: “OpenAI ha creato barriere e restrizioni per evitare la creazione di contenuti malevoli sulla sua piattaforma, tuttavia, i cybercriminali hanno le capacità per aggirare le restrizioni ed è in corso una discussione attiva nei forum clandestini. Dobbiamo essere consapevoli che i criminali informatici continueranno a cercare modi per aggirare le restrizioni di ChatGpt”.
(G.S)