INFLUENCER, AGCOM SI MUOVE PER DEFINIRE UN CODICE DI CONDOTTA

L’attività degli influencer presenti sulle piattaforme è finita anche sotto la lente di Agcom che favorisce una distinzione tra attività professionali e amatoriali, e introduce sanzioni per le violazioni. Nel contempo, si è deciso di avviare un tavolo di confronto a cui prendono parte anche le associazioni che dovrebbero portare alla realizzazione di uno specifico codice di condotta.

In buona sostanza, l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni afferma che coloro che assumono il ruolo di fornitori di servizi di media audiovisivi si assumono di conseguenza la responsabilità editoriale sui contenuti condivisi sulle piattaforme, ma solo nel caso in cui svolgano attività professionale. Si tratta di una cornice entro cui per l’Autorità sono ricompresi coloro che propongono contenuti audiovisivi che contengono comunicazioni commerciali sulla base di accordi di qualsiasi tipo.

Per Aicdc (Associazione Italiana Content Digital Creators) le linee guida dell’Agcom sono un ottimo punto di partenza, ma vanno affinate. Punto fermo dell’Associazione è che i content creator non possono però essere considerati “editori” perché non dispongono delle piattaforme al cui interno operano, non controllano i mezzi, non conoscono l’algoritmo che le regola e non sono “proprietari” della propria fan-base.

Risulta critico il giudizio di Assoinfluencer. “A oggi – fa sapere lerussi, Presidente dell’Associazione – l’elemento su cui, a nostro avviso, bisogna intervenire è quello legato al presupposto della “soglia” per l’applicazione della regolamentazione, che probabilmente verrà ridimensionata”. Assoinfluencer crede che la soluzione migliore sia eliminarla per garantire una certezza del diritto rispetto a fattori tipici dei social media, che sono caratterizzati da un’alta volatilità. Preferisce dunque, anche se può sembrare contrario agli interessi dell’associazione, un sistema diffuso che dia maggiore stabilità e certezza a quello che è l’intervento dell’Autorità nei confronti dell’utente finale.

A.L