La diffusione crescente dei ransomware, programma informatico che può bloccare l’accesso ai contenuti digitali (come foto, documenti, file), ha portato Google a progettare una nuova forma di difesa per le app di Drive.
Questa funzione prevede l’uso dell’Intelligenza Artificiale per individuare in tempi ristretti le attività dei ransomware ed annullare la sincronizzazione del cloud, evitando possibili danni e permettendo agli utenti di poter ripristinare i dati che sono stati “infettati”.
Quali sono i pro e i contro? Uno dei pro di questo strumento è il fatto che sia stato progettato per lavorare insieme agli strumenti di rilevamento di minacce informatiche già presenti in Drive, Chrome e Gmail. Invece gli aspetti negativi che emergono riguardano il fatto che questa funzionalità sia riservata solo ad aziende ed istituzioni che usano Drive sul desktop, un’applicazione presente solo su Windows e MacBook. Di conseguenza Google non riesce ad intercettare potenziali attività di ransomware su file non presenti nell’archivio del servizio file hosting di Google.
Nonostante i limiti del nuovo strumento lascino non protetti alcuni ambiti, esso costituisce un ottimo passo avanti nella lotta contro la minaccia digitale dei ransomware, dimostrando come il tema della sicurezza digitale stia ottenendo sempre più rilievo.
C.Z.
