La scorsa settimana Tentacle Magazine ha dedicato uno spazio al delicato e contraddittorio tema della privacy nell’epoca in cui oggi viviamo. Così, la giornalista Elisa Rizzoli ha potuto intervistare il professor Ruben Razzante, Docente di Diritto dell’informazione all’Università Cattolica del Sacro Cuore e fondatore del nostro portale, che ha cercato di indicare alcune strade per affrontare le sfide quotidiane per una corretta applicazione dell’Intelligenza Artificiale nel rispetto della privacy.
“È essenziale che gli algoritmi vengano educati e addestrati per rispettare il diritto alla riservatezza degli utenti”, puntualizza il professore, spiegando come ad oggi qualsiasi soggetto pubblico o privato che utilizzi soluzioni di Intelligenza Artificiale debba adeguarsi alle normative sulla privacy.
Il concetto di privacy affonda le sue radici nel tema della riservatezza: è un bisogno primario dell’uomo quello di vivere in uno spazio sicuro, dove si può proteggere la propria intimità e avere il diritto di essere lasciati soli. Regolare questo contesto comporta difficoltà poiché è necessario trovare un equilibrio tra la protezione dei dati nell’era dell’AI e la promozione dell’innovazione tecnologica.
Per questo, il docente ha sottolineato l’importanza dell’AI Act, regolamento che mira a bilanciare l’innovazione tecnologica con la protezione della privacy e la sicurezza dei cittadini, prevenendo abusi nell’uso dell’AI e garantendo che i dati personali siano trattati in modo sicuro e rispettoso delle normative vigenti, come il GDPR.
“Aggiungo che l’AI Act è stato approvato nonostante le riserve francesi: la Francia riteneva che i divieti imposti alle aziende fossero troppo restrittivi e rischiassero di frenare lo sviluppo tecnologico e scoraggiare gli investimenti. Sebbene questi divieti siano vincolanti e pressanti, grazie ad essi c’è una reale tutela dei diritti degli utenti. Si tratta quindi di un trade-off, uno scambio tra la rigidità delle norme e il rispetto dei diritti degli utenti.” ha aggiunto il professor Razzante.
Grazie alle parole del professor Razzante sono stati chiariti alcuni aspetti di una tematica sempre molto insidiosa: la protezione dei nostri dati.
A.L