Negli ultimi anni i fenomeni meteorologici estremi ed i connessi disastri naturali hanno registrato un sensibile aumento. Di conseguenza, c’è stato un incremento anche dei danni con cui le comunità e le infrastrutture dei diversi Paesi del mondo devono dare i conti.
In questo nuovo scenario, la tecnologia puo’ rappresentare un valido alleato perché i suoi strumenti possono essere impiegati come aiuto nel prevenire ma anche nell’affrontare le conseguenze degli eventi catastrofici. Alcuni esempi in proposito sono i sensori sismici, i sistemi di monitoraggio per rilevare il rischio di frane, le intelligenze artificiali ed i droni per controllare il territorio ed intervenire in caso di calamità (come per esempio valanghe, terremoti e/o inondazioni).
In Italia, tra i soggetti che lavorano quotidianamente per sviluppare risorse da poter impiegare per prevenire i disastri naturali, figura l’Istituto di ricerca per la protezione idrogeologica del Consiglio nazionale delle ricerche (Irpi-Cnr). Per difendere il nostro Paese dalle calamità che ciclicamente lo colpiscono, Irpi-Cnr ha sviluppato una tecnologia che utilizza i micro-droni e gli algoritmi di computer vision per realizzare indagini visive (fotogrammetria). L’obiettivo è ottenere un risultato che permetta di capire se la porzione di territorio presa in esame presenta il rischio di collasso.
Allargando lo sguardo, è degna di nota anche l’iniziativa del colosso del web Google, che ha sviluppato la piattaforma Flood Hub per proteggere le comunità dalle inondazioni utilizzando le tecnologie dell’intelligenza artificiale. La piattaforma monitora in totale 80 Paesi e combina il modello idrologico (per prevedere la quantità di acqua che scorre in un fiume) con quello di inondazione (che indica quali aree saranno colpite e l’altezza dell’acqua). Ma la vera peculiarità di Flood Hub sta nella sua capacità di inviare allerte tempestive alle persone interessate attraverso diverse piattaforme, come applicazioni mobili, messaggi di testo o notifiche push. Tali notifiche contengono anche le misure di sicurezza consigliate.
Nel nostro Paese le inondazioni sono un problema ricorrente, Flood Hub potrebbe quindi essere uno dei tanti possibili strumenti da implementare per aumentare la consapevolezza del rischio e fornire un supporto concreto nella gestione delle emergenze.
M.M.