Da mesi stiamo dedicando ampio spazio all’evoluzione dell’Intelligenza Artificiale e dunque abbiamo deciso di promuovere un confronto tra i Presidenti degli Ordini degli Avvocati dei capoluoghi di Regione attraverso interviste sull’uso dell’Intelligenza Artificiale (AI) nella professione legale.
Oggi pubblichiamo l’intervista di Paolo Nesta, presidente dell’Ordine degli Avvocati di Roma.
- Presidente, considerando il rapido evolversi del panorama legale, quali iniziative sta promuovendo l’Ordine degli Avvocati di Roma per garantire una formazione continua e un aggiornamento professionale costante per gli avvocati?
L’Ordine degli Avvocati di Roma pone, da sempre, la formazione continua al centro dei servizi di cui beneficiano, gratuitamente, gli Avvocati iscritti all’Albo capitolino e a tal fine organizza, a propria cura e spese, centinaia di eventi formativi ogni anno. Questo consente al professionista di fruire di un aggiornamento costante alla luce dei numerosi interventi normativi nei diversi settori del diritto.
- Crede che l’Intelligenza Artificiale possa essere considerata una risorsa valida in supporto alla professione legale?
Certamente la considero una risorsa molto valida in supporto alla professione. Tuttavia, l’AI, che è il frutto di un algoritmo, non potrà mai sostituirsi all’intelligenza umana ed all’attività svolta dagli Avvocati e dai Giudici per realizzare la Giustizia.
- Crede che l’Intelligenza Artificiale diventerà uno strumento essenziale negli studi legali, introducendo o migliorando le modalità con cui offrono i propri servizi? Se sì, qual è la sua posizione in merito? E quanto auspica un cambiamento in questa direzione?
Certamente, l’Intelligenza Artificiale sta già rivoluzionando il settore degli studi professionali e, quindi, anche degli Avvocati. Sono sicuro che l’Intelligenza Artificiale diventerà, nei prossimi anni, uno strumento essenziale negli studi legali, introducendo e migliorando le condizioni di lavoro e i servizi offerti ai clienti. L’AI potrà automatizzare molte attività ripetitive, quali la revisione di documenti, la ricerca di fonti normative e giurisprudenziali e la preparazione di testi giuridici. Questo consentirà agli Avvocati di concentrarsi su compiti più complessi e creativi.
Tuttavia, è indispensabile evitare che l’Intelligenza Artificiale possa essere utilizzata per tentare di sostituire l’intervento degli Avvocati e dei Giudici. L’Intelligenza Artificiale deve funzionare come uno strumento complementare, al servizio di Avvocati e Giudici per agevolarne e migliorarne l’attività e non per sostituirli.
- Davanti alla rapida evoluzione delle tecnologie digitali, quali iniziative attua l’Ordine degli Avvocati di Roma per promuovere la digitalizzazione nell’ambito legale e assicurarsi che gli avvocati siano pronti ad affrontare questioni cruciali come la sicurezza informatica e la gestione dei dati?
Da tempo, l’obiettivo dell’Ordine degli Avvocati di Roma è quello di promuovere una cultura di sicurezza informatica e la gestione responsabile dei dati tra gli Avvocati, per garantire che i propri iscritti operino nel pieno rispetto della privacy e nella sicurezza degli interessi clienti.
Sono molte le iniziative promosse dall’Ordine per promuovere la digitalizzazione nell’ambito legale. In primo luogo, è molto curata l’opera di formazione e sensibilizzazione. Il nostro Ordine organizza eventi di aggiornamento e seminari rivolti ai propri Avvocati, includendo sessioni su come proteggere i dati sensibili dei clienti, sull’utilizzo sicuro delle tecnologie digitali e sulla conformità alle normative sulla privacy. Abbiamo sempre avuto un grande riconoscimento da parte dei nostri iscritti che, in caso di necessità sanno di poter trovare nel nostro Ordine un supporto sicuro ed affidabile.