PIATTAFORME CIVICHE E CULTURA DIGITALE

Le tecnologie civiche digitali stanno diventando veri e propri strumenti nelle mani delle comunità locali: sono fondamentali per sviluppare archivi, custodire le memorie dei territori e rinsaldare il tessuto sociale. Il punto nevralgico della questione è che le diverse esperienze digitali possono assumere le sembianze di alleati del benessere cittadino.

Ma ancor di più, il digitale può aumentare le possibilità di interazione interpersonale: le tecnologie civiche digitali connettono realtà tra loro distanti, rafforzando notevolmente il senso di comunità. Qual è lo snodo fondamentale? La cultura si tramuta in risorsa attiva per la comunità: festival ed eventi culturali giocano un ruolo fondamentale nel coinvolgimento dei cittadini. In questo modo, emerge una riduzione drastica dei livelli di isolamento.

L’aspetto più importante da considerare è che questi strumenti tecnologici assicurano un maggior grado di democratizzazione delle pratiche e delle attività collettive: infatti, garantiscono accessibilità e inclusività. Ne è un esempio lampante FirstLife, una piattaforma gratuita e personalizzabile sviluppata per implementare le interazioni fisiche tra le persone.

Dunque, quello che emerge è una vera e propria mediazione tra la realtà fisica e la realtà digitale: la direzione verso cui si deve procedere è quella di costruire luoghi culturali condivisi, definendo una nuova fase di alfabetizzazione digitale. La sfida deve essere il raggiungimento di un empowerment nella sfera della cittadinanza, basato su un binomio che unisca cultura e benessere. Tuttavia, è necessario che la ricerca proceda verso nuove scoperte: il mondo delle piattaforme interattive e di partecipazione attiva è ancora troppo scarno. È necessario unire le forze per sviluppare una comunità il più possibile coesa e consapevole.

Allora occorre educare alla cittadinanza digitale: il processo deve iniziare dalle scuole, per formare gli studenti a diventare cittadini digitali responsabili ed etici. Inoltre, occorre ampliare il concetto di cittadinanza digitale, ovvero l’uso consapevole delle nuove tecnologie, con l’introduzione di nuovi elementi come l’etichetta digitale e una sfera di diritti e doveri ad hoc. È fondamentale, oggi più che mai, promuovere lo sviluppo di competenze e una consapevolezza specifica per gestire al meglio questi nuovi sviluppi.

 

L.V.


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