RECRUITING ONLINE, UNA PRATICA SEMPRE PIU’ DIFFUSA

Curriculum Vitae Resume Job Application Concept

Come altre forme di automazione in azienda, la promessa principale dei processi di selezione digitalizzati è di essere più efficaci nei risultati e meno dispendiosi in termini di tempo e risorse. Infatti, il recruiting online da un lato aiuta le aziende a cercare le persone giuste per le posizioni lavorative aperte, dall’altro sostiene gli aspiranti candidati nella ricerca delle opportunità più vicine ai propri interessi e alle proprie aspirazioni. Ma come ogni cosa ha pro e contro.

Il recruiting online è particolarmente economico sia per chi cerca lavoro che per chi lo offre e veloce. La maggior parte degli spazi utilizzati per il recruiting sul web sono completamente gratuiti, dai social network (LinkedIn, ma anche Facebook) ai portali interamente dedicati alla ricerca di lavoro.

Un altro aspetto positivo da evidenziare è che il recruiting via web riesce ad abbattere le barriere geografiche perché la ricerca di lavoro si può estendere all’intera area geografica d’interesse. Le aziende possono attingere da lavoratori dislocati sull’intero territorio e residenti anche a molti chilometri di distanza. Il tutto con un semplice click.

Ma il recruiting sul web è veloce fino a quando hai la tecnologia dalla tua parte. Basta un problema di connessione per complicare le cose. Un altro aspetto negativo è la vasta scelta che a volte può mettere in difficoltà i recruiter se non dotati di criteri di valutazione veloci e adeguati ad una prima selezione immediata. Inoltre, l’ampia scelta si traduce per il candidato in minori possibilità di accesso all’impiego a causa dell’eccessiva competizione.

Sia per chi offre un lavoro che per chi lo richiede, il recruiting online è sempre una scommessa. In fase di colloquio, infatti, il candidato potrebbe scoprire di essersi proposto per una posizione che non lo gratificherebbe pienamente. L’azienda invece potrebbe realizzare di aver selezionato una persona carente delle skill fondamentali richieste, forse con la giusta esperienza ma non spendibile per la posizione lavorativa oggetto della trattativa. Essere chiari ed espliciti sia nella domanda che nell’offerta di lavoro è imprescindibile ma il confronto one to one resta basilare.

La tendenza del mercato del recruiting verso il web è confermata dai numeri degli iscritti al social del mondo del lavoro, LinkedIn: in itala 16 milioni.

Uno studio realizzato proprio da questo social su un campione di 1000 professionisti provo ad analizzare quanto gli utenti di LinkedIn contano sulla presenza del loro curriculum in questa rete per trovare lavoro. Lo studio rivela che il 79% dei professionisti si sente positivo o molto positivo riguardo ai datori di lavoro che li contattano su LinkedIn per un’opportunità lavorativa e il 62% assume un atteggiamento negativo o molto negativo verso le aziende che fanno “ghosting” su LinkedIn (il ghosting è l’interruzione di tutte le comunicazioni anche senza un apparente motivo). Dalla ricerca è emerso che gli utenti di LinkedIn apprezzano una descrizione dettagliata dei compiti, delle competenze richieste, dell’impegno e dei benefit, e tendenzialmente non considerano gli annunci non chiari sull’offerta economica e i riferimenti a età e sesso.