IL REGNO UNITO AUMENTA LA PROTEZIONE DEI MINORI ONLINE

In seguito all’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea, la disciplina della privacy in quel Paese è rimasta invariata rispetto a quella in vigore quando era ancora uno Stato membro dell’Unione Europea.

Ora la Gran Bretagna intende modificare alcuni aspetti che riguardano la privacy del Paese e in questo senso si è varato il Children’s Code o anche detto Age Appropriation Design Code.

Il Children’s Code è un vero e proprio codice di condotta rivolto ai prestatori di servizi della società dell’informazione. Il codice contiene 15 standard che i servizi online devono seguire. Garantendo così che rispettino gli obblighi previsti dalla legge sulla protezione dei dati dei minori online.

I servizi online coperti dal codice sono di ampia portata e includono: app, giochi, giocattoli e dispositivi connessi, servizi di notizie, motori di ricerca, social media, mercati online, servizi di streaming e programmi.

In sostanza si applica a tutti quei servizi della società dell’informazione a cui possono accedere i minori ma solo alle società con sede nel Regno Unito e alle società non britanniche che elaborano i dati personali dei bambini del Regno Unito.

La normativa è stata approvata nel settembre 2020, ma per l’applicazione si è atteso un anno per dare tempo alle aziende di adeguarsi.

I 15 standard da rispettare quando si progetta un servizio IT destinato ad un pubblico di minori sono:

  1. L’interesse superiore del bambino
  2. Valutazioni di impatto sulla protezione dei dati
  3. Applicazione adeguata all’età
  4. Trasparenza sulle informazioni sulla privacy che devono essere di facile lettura
  5. Evitare un uso dannoso dei dati
  6. Politicy e standard vanno mantenuti aggiornati per tempo
  7. Impostazioni predefinite in modalità privacy elevata
  8. Minimizzazione dei dati
  9. Condivisione dei dati non consentita verso terzi a meno che non vi sia un motivo legittimo
  10. Servizi di localizzazione
  11. Controllo genitori
  12. Profilazione
  13. Tecniche di incoraggiamento per invitare i minori a fornire dati personali non necessari, sono vietate
  14. Giocattoli e dispositivi connessi
  15. Strumenti online

Facebook, Google, Instagram, TikTok e altri hanno apportato modifiche significative alle misure di sicurezza e privacy dei propri figli, ancora prima che il codice entrasse definitivamente in atto. YouTube, ad esempio, ha bloccato il targeting e la personalizzazione degli annunci per tutti i bambini e Instagram ora impedisce agli adulti di inviare messaggi ai bambini che non li seguono, impostando come privati ​​tutti gli account dei bambini. TikTok chiede agli utenti infra-sedicenni di scegliere esplicitamente a quale platea consentire l’accesso ai loro video.

Essendo il primo nel suo genere, il codice sta avendo un’influenza anche a livello globale. I membri del Senato e del Congresso degli Stati Uniti hanno invitato le principali società tecnologiche e di gioco statunitensi ad adottare volontariamente gli standard nel codice dell’ICO per i bambini in America. E anche la Commissione irlandese per la protezione dei dati sta preparando regolamenti simili.