TIKTOK E IL GOVERNO CANADESE

Nonostante, all’inizio di novembre, il governo canadese abbia ordinato la chiusura delle operazioni di TikTok in Canada, la piattaforma social non sembra avere intenzione di piegarsi alle direttive.

Questa decisione è stata presa dal governo canadese dopo un’indagine condotta dalle agenzie di intelligence sugli investimenti dell’azienda cinese.

La società cinese sta cercando una soluzione per continuare a operare nel Paese e avrebbe presentato un ricorso contro la decisione del Canada. Ora il tribunale federale dovrà decidere se accogliere o respingere la richiesta.

L’ordine di Ottawa, tuttavia, non impedisce l’utilizzo della piattaforma, ma la decisione è stata motivata dalle preoccupazioni relative alla privacy e alla sicurezza dei dati degli utenti.

Infatti, il governo canadese teme che, oltre agli investimenti dell’azienda, TikTok possa rappresentare un pericolo per la sicurezza nazionale a causa dei presunti legami della piattaforma con la Cina.

TikTok si difende dalle accuse di avere legami con il governo di Pechino, sostenendo di essere un’azienda indipendente e di aver adottato misure rigorose per proteggere i propri utenti.

 L’azienda aggiunge che è nell’interesse di entrambe le parti trovare una soluzione a questa spinosa situazione.

Questa vicenda evidenzia le crescenti tensioni tra il mondo occidentale e la Cina, che in questo caso si riflettono nel mondo tecnologico.

Ora resta da capire se TikTok riuscirà a convincere il governo canadese a revocare l’ordine di chiusura o se invece dovrà abbandonare il mercato canadese.

F.M


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