AI ACT, L’UE ARRETRA DAVANTI ALLE PRESSIONI USA

L’Unione europea sembra pronta ad allentare alcuni punti del regolamento digitale, con particolare riferimento alla legge sull’Intelligenza Artificiale. Ma qual è la motivazione alla base? La questione si inserisce in un contesto più ampio, al cui centro vi è il governo americano. Infatti, l’UE ha dovuto affrontare e sta affrontando pressioni significative da parte del governo USA, delle Big Tech e dei gruppi europei.

 Al centro della questione si colloca l’AI Act: l’Unione europea ha agito attivamente per modificare il documento in queste direzioni. Occorre menzionare che, nonostante la legge sia passata nel 2024, la maggior parte delle disposizioni entrerà in vigore solo negli anni a venire.

 La bozza di proposta contiene diversi punti di novità. Più precisamente, Bruxelles invita a rinviare l’attualizzazione di parti specifiche della legge. Innanzitutto, la Commissione sembra voler concedere un periodo di garanzia per tutte quelle aziende che violano le norme sull’uso degli strumenti di AI a più alto rischio. Inoltre, la Commissione sta anche rinviando al 2027 le sanzioni per potenziali violazioni. L’obiettivo sembra essere sia quello di raggiungere la semplificazione dell’onere di conformità per le aziende sia quello di istituire un ufficio dedicato all’AI.

 Il processo ha avuto origine dalle preoccupazioni dimostrate da grandi aziende tecnologiche. Meta ha dichiarato che, se l’UE procedesse in questa direzione, potrebbe limitare l’accesso ai servizi all’avanguardia del continente. Dunque, un’applicazione troppo rigida dell’AI Act potrebbe intaccare la competitività europea. Il tentativo di ripensare la legge, a poco più di un anno dalla sua entrata in vigore, dimostra la volontà dell’Europa di compiacere le Big Tech.

 Dunque, viene spontaneo domandarsi quanto l’Europa possa mantenere salda la propria identità regolatoria senza intaccare definitivamente i livelli di competitività economica. Il mese di novembre sarà cruciale per comprendere se tale spinta è sintomo di un intervento di manutenzione o di un cambiamento strategico di rotta.

 

L.V.


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