COMMISSIONE EUROPEA CONTRO I DEEPFAKE

Flat amazed woman with magnifying glass research on fake news spreads in social media. Woman shocked from article in online press with disinformation, falsehood and lies. Spread of false information.

La Commissione Ue sta rafforzando le sue armi per contrastare le fake news online e il crescente utilizzo delle avanzate tecniche di manipolazione digitale deep fake. In base a quanto rivelato in anteprima da Reuters, la Commissione europea ha aggiornato quello che finora era un codice di condotta volontario, contenente alcune raccomandazioni su come contrastare la disinformazione online, ormai desuete e inefficaci, e intende trasformarlo in una norma vincolante con pesanti sanzioni dissuasive.

Il nuovo regolamento dovrebbe essere pubblicato oggi, giovedì 16 giugno, come sforzo ulteriore per contrastare la disinformazione nel contesto dell’approvazione del nuovo Digital services act (Dsa) e dovrebbe diventare uno schema di co-regolamentazione obbligatorio per tutte le grandi aziende tecnologiche, con sanzioni fino al 6% del loro fatturato globale.

“Il Dsa fornirà una base giuridica al codice di condotta contro la disinformazione, comprese pesanti sanzioni dissuasive”, ha dichiarato a Reuters il commissario europeo per il mercato interno Thierry Breton, che sta guidando il giro di vite dell’Unione sulla disinformazione. Le nuove regole, infatti, imporranno a tutte le compagnie tecnologiche, responsabili della proliferazione della gran parte delle fake news online, di contrastare attivamente la diffusione dei contenuti disinformativi e dei deepfake sulle loro piattaforme.

Le aziende dovranno condividere con le autorità informazioni esaustive per combattere questi fenomeni e “adottare, rafforzare e attuare” chiare politiche in merito a “comportamenti e pratiche manipolative inammissibili sui loro servizi” si legge sul sito della Commissione.  Inoltre, i firmatari del regolamento dovranno bloccare la diffusione di pubblicità e contenuti sponsorizzati di carattere disinformativo e assicurare maggiore trasparenza rispetto agli annunci politici. Una volta sottoscritto il codice, tutte le aziende dovranno attuare le misure previste entro un termine massimo di sei mesi, in caso contrario incorreranno in severe sanzioni economiche pari a un massimo del 6% del fatturato globale della compagnia in questione.