IL PRINCIPIO DI INDIPENDENZA E I GARANTI EUROPEI

Quanto sta accadendo al Garante italiano va oltre le prime pagine dei giornali nazionali. Molte sono le discussioni incentrate sull’applicazione del principio di indipendenza (politica, economica o operativa) di cui dovrebbe godere non solo l’organo nazionale che si occupa della protezione dei dati personali, ma tutte le autorità competenti in materia dei Paesi europei. Tuttavia, non sempre c’è una coerenza tra quanto scritto sulla carta e quanto accade nella realtà: nonostante, in Europa questo principio sia condiviso, nel concreto presentano gradi diversi di autonomia da Stato a Stato.

Esistono molteplici  autorità nazionali in materia di protezione dei dati personali, che fanno parte di una realtà più ampia e indipendente: il Comitato europeo per la protezione dei dati (EDPB). L’EDPB è un organo dell’UE composto dai titolari dell’autorità competente di ciascuno Stato e dal Garante europeo per la protezione dati, avente l’obiettivo di verificare che Regolamento generale sulla protezione dei dati venga rispettato.

Tuttavia, l’essere parte di un organo più grande non significa adottare le stesse regole, come ad esempio nelle modalità di elezione dei membri delle autorità. In contrapposizione con l’Italia è la Francia, la quale prevede che l’elezione dei membri del CNIL (Commission nationale de l’informatique et des libertés) passi dal Parlamento, dal Governo e da altri organi politici, riducendo l’influenza politica. Un caso simile a quello italiano riguarda il Belgio, che utilizza modalità simili a quelle del nostro Paese (componenti eletti dal Parlamento) ed è stata oggetto di critiche per la presenza di funzionari ministeriali all’interno dell’APD (Autorité de protection des Données), violando il principio di indipendenza. Altro esempio sono la Spagna, il Regno Unito e l’Irlanda, dove i vertici delle autorità garanti sono nominati dal Governo su proposta o raccomandazione del Primo Ministro o del Ministro della Giustizia. Da ricordare anche l’Ungheria, le cui modalità sono presentano una forte influenza governativa.

Si può quindi affermare che il panorama europeo mostra una significativa eterogeneità nelle modalità di nomina dei componenti delle autorità per la protezione dei dati, con modelli che adottano soluzioni parlamentari più equilibrate e altri che si basano su strutture fortemente governative.

 

C.Z.


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