Regione Lombardia stanzia 11 milioni di euro per sostenere le persone con disabilità

 La Giunta regionale della Regione Lombardia ha approvato una delibera che destina risorse aggiuntive, pari a oltre 11 milioni di euro, per le persone con grave e gravissima non autosufficienza.

Alessandra Locatelli, assessore regionale alla Famiglia, solidarietà sociale, disabilità e pari opportunità, ha affermato: “Per rispondere ai bisogni derivanti da questo momento di grave emergenza sanitaria ed economica, Regione Lombardia ha dato il via libera ai criteri di riparto del Fondo Aggiuntivo FNA per le persone con grave e gravissima non autosufficienza. Per questo abbiamo deciso di destinare le risorse aggiuntive del Fondo FNA 2020 per l’esercizio 2021, quantificabili in 11.137.000 euro, finalizzandole all’incremento del buono diretto alle categorie più fragili che percepiscono la misura B1, con particolare riguardo alle situazioni complesse così come indicate dal DM del 26 settembre del 2016”.

“Il fondo FNA è stato istituito proprio al fine di sostenere economicamente le persone con disabilità gravi e gravissime che necessitano di assistenza domiciliare continua. In questo delicato momento storico – aggiunge l’assessore – risulta particolarmente importante sostenere economicamente e rispondere alle maggiori difficoltà che le famiglie stanno affrontando. Nello specifico, le risorse aggiuntive hanno carattere straordinario e saranno utilizzate per rimborsare i costi dovuti alla tutela della salute e della messa in sicurezza della bolla familiare. Il 70 per cento delle risorse, pari a 7.795.900 euro sarà destinato alle persone con disabilità gravissima, il restante 30 per cento pari a 3.341.100 euro andrà agli Ambiti Territoriali per le persone con disabilità grave”.

“Mi auguro che questo ulteriore contributo – conclude – possa alleviare i sacrifici fatti dalle tante famiglie che si prendono cura delle persone con grave e gravissima disabilità e che in questo ultimo anno hanno sofferto l’isolamento e le paure dovute alla pandemia. Sono convinta che anche per queste famiglie, grazie alla copertura vaccinale, sarà presto possibile riprendere una vita più serena”.