DOPO L’IT WALLET ITALIANO, ARRIVA L’IDENTITÀ DIGITALE EUROPEA

Nei giorni scorsi il Parlamento europeo ha approvato con una larga maggioranza l’European Digital Identity Framework, segnando la conclusione del processo di revisione del Regolamento eIDAS (Reg. 910/2014) che regola l’identificazione elettronica e i servizi fiduciari per le transazioni online nel mercato unico europeo. 

L’Unione europea ha fissato nel “Programma strategico per il Decennio digitale 2030” l’ambizioso obiettivo di garantire entro il 2030 una diffusione ampia delle forme digitali di identificazione personale, con un’enfasi particolare sul garantire ai cittadini il controllo diretto su di esse. 

Secondo il sito ufficiale della Commissione Europea, “l’identità digitale sarà disponibile ai cittadini, ai residenti e alle imprese dell’Ue che desiderano identificarsi o confermare determinate informazioni personali. Può essere utilizzata per i servizi pubblici e privati sia online che offline in tutta l’Ue”. 

Ciò significa che ogni cittadino dell’Unione europea avrà accesso a un’identità digitale sicura e facilmente accessibile, che offre il controllo completo su come i propri dati personali vengano utilizzati e condivisi. Questo consentirà ai cittadini europei di esercitare i propri diritti in tutti gli ambiti della loro vita economica e sociale, sia online che offline, e di accedere a servizi pubblici e privati, nonché a transazioni economiche, utilizzando attestazioni elettroniche di attributi verificati. 

Per quanto riguarda l’identificazione elettronica necessaria per i servizi pubblici con elevati standard di sicurezza, gli Stati membri permetteranno ai notai e ad altri professionisti con specifici poteri pubblici di utilizzare metodi aggiuntivi di identificazione a distanza, conformemente alle leggi nazionali. Questo garantirà che le attestazioni elettroniche di attributi abbiano lo stesso valore legale in tutta l’Unione europea, semplificando le procedure amministrative e riducendo i rischi di furto di identità digitale in tutti gli Stati membri dell’Ue.  

Affinché i portafogli europei di identità digitale possano essere utilizzati e applicati in tutti i paesi dell’Unione, il nuovo Regolamento eIDAS servirà da base per lo sviluppo e l’implementazione di ulteriori strumenti specifici rivolti ai cittadini. Tra questi rientrano la tessera europea di sicurezza sociale e gli spazi comuni europei dei dati. Il coordinamento con la tessera europea di sicurezza sociale permetterà la portabilità digitale transfrontaliera dei diritti di sicurezza sociale dei cittadini, la verifica dei loro diritti alle prestazioni sociali e la validità dei documenti. 

M.T.