L’obiettivo dei nuovi spazi di prova dell’Intelligenza Artificiale è di creare un ponte tra chi sviluppa sistemi di AI e chi desidera utilizzarli, per poterne valutare l’impatto. Questi spazi sono in fase di sviluppo all’interno dell’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID), che lavora per la digitalizzazione della Pubblica Amministrazione. L’AgID, insieme all’Agenzia per la cybersicurezza nazionale (ACN), avrà il compito di supervisionare le regole relative all’AI.
Mario Nobile, direttore dell’AgID, ha annunciato l’iniziativa durante l’AI Forum organizzato dall’Associazione italiana per l’Intelligenza Artificiale (AixiA) e da The Innovation group, evento tenutosi il 4 aprile presso la sede della Borsa italiana a Milano. L’obiettivo è avviare spazi di prova coinvolgendo sia il mondo accademico e della ricerca che quello delle imprese e degli enti pubblici.
Al momento, si sta ancora definendo il concetto di questi spazi di prova. L’unica certezza è che non si tratterà di sandbox alternativi a quelli previsti dall’AI Act europeo, ma un’aggiunta. L’idea è coinvolgere università e centri di ricerca per creare uno spazio, che potrebbe avere le sembianze di una piattaforma online, dove si potranno testare progetti di AI in fase di sviluppo in Italia. Si stanno valutando varie opzioni, tra cui hackathon e piattaforme online, per passare dalle idee alla pratica.
Gli spazi di prova sono parte della strategia nazionale sull’AI, che mira a sviluppare modelli linguistici per l’addestramento di strumenti di AI e a sostenere le piccole e medie imprese nella sua adozione. L’AgID ha anche l’obiettivo di promuovere l’uso dell’AI nella Pubblica Amministrazione, con piani ambiziosi per aumentare il numero di progetti entro il 2025 e il 2026.
In sintesi, gli spazi di prova per l’AI aggiungono un altro elemento alla complessa macchina dell’innovazione, offrendo un ambiente per testare e valutare nuove soluzioni nel campo dell’Intelligenza Artificiale prima della loro implementazione su larga scala.
LG