TIKTOK, PRIVACY VIOLATA E CONTENUTI DANNOSI PER LA SALUTE MENTALE

In un’intervista televisiva, lo specialista di comunicazione digitale Chris Stokel-Walker ha spiegato: “Ammettiamo, per esempio, che stiate guardando un’immagine in cui si vedono il mare, la sabbia e il cielo. L’algoritmo di TikTok scansiona ciascuno di questi elementi. Si scopre che c’è un pallone o uno che ci gioca. Potrebbe decidere che siete interessati al football, quindi vi manderà altri video di calcio. Si chiama ‘computer vision’. È una specie di intelligenza artificiale sofisticatissima. È stata addestrata per anni in Cina su milioni di persone e continua a imparare più velocemente di qualsiasi altra sulla Terra. Per questo l’algoritmo è così potente”.

Altro fattore inquietante in ambito tecnologico è poi il Biometric Mirror, ovvero lo specchio biometrico che si avvale di un algoritmo di intelligenza artificiale che scansiona i volti degli utenti e che è addestrato per identificarne l’età, il sesso, l’etnia, ma anche il grado di felicità, il senso di responsabilità, e perfino l’instabilità emotiva. E già così che alcune grandi società negli Stati Uniti selezionano il personale. Ed è con qualcosa di simile che probabilmente TikTok ci fa l’identikit quando siamo online.

Possiamo pensare che questo accada anche quando utilizziamo quelli che a nostro parere sono dei simpatici filtri. La realtà però potrebbe essere diversa. TikTok li spaccia come qualcosa di divertente e di molto creativo. Ma si suppone che dietro le quinte stia iniziando a raccogliere quelle che chiamiamo impronte facciali e vocali, le sole attraverso cui risalire alla nostra identità, come le impronte digitali. Non è possibile sapere i dettagli di tale processo informatico, ma il solo fatto che un’azienda privata detenga queste informazioni è preoccupante. Ricordiamo poi che una foto del nostro viso non è solo una foto, ma può essere analizzata anche per intercettare il nostro stato psicologico, sottolineando che il concreto rischio è quello di “creare una generazione di giovani la cui identità è plasmata dalle informazioni che trovano in rete’’.

Per quanto riguarda i contenuti che TikTok propone ai giovani, è stato evidenziato che TikTok veicola contenuti dannosi che promuovono disturbi alimentari e autolesionismo fino al suicidio nei feed dei giovani utenti. Nel corso dello studio, i ricercatori hanno creato nuovi account negli Stati Uniti, nel Regno Unito, in Canada e in Australia all’età minima consentita da TikTok, 13 anni. Quello che è stato scoperto è profondamente inquietante: entro 2 minuti e mezzo, TikTok ha consigliato contenuti suicidi. Entro 8 minuti TikTok ha pubblicato contenuti relativi ai disturbi alimentari. Ogni 39 secondi TikTok consigliava agli adolescenti video sull’immagine corporea e sulla salute mentale.

 

(G.S)