Le buone idee per i giovani non hanno colore politico

L’associazione “Generazione Zero − Giovani e Lavoro” è costituita ai sensi dell’art. 36 e seguenti del Codice Civile. Ha sede a Portogruaro (Venezia), in Viale Matteotti n. 13, ma molti membri sono attivi anche nella stessa Venezia e nelle città friulane di Udine e, soprattutto, Trieste. Inoltre, dal 20 novembre 2019 è attiva la sezione di Milano.

In ogni caso, l’intento di Generazione Zero − nata a luglio del 2018 − è quello di non limitarsi a un approccio strettamente territoriale, bensì, con l’aiuto della comunicazione via social network e con l’aiuto dei propri iscritti, essere in grado di raggiungere giovani in tutta Italia (e giovani italiani in tutto il mondo). L’associazione non è collegata ad alcun partito o movimento politico, non ha scopo di lucro e svolge attività di promozione e utilità sociale.

All’art. 2 dello Statuto sono indicate le finalità associative, vale a dire:

  1. Promozione di politiche volte al miglioramento della situazione giovanile in Italia, con particolare attenzione alle esigenze della cosiddetta “Generazione Y”, ovvero le persone nate tra i primi anni ’80 e il 2000;
  2. Organizzazione di iniziative ed eventi, muovendo su un doppio binario reale- virtuale, volti a sensibilizzare l’opinione pubblica e le forze politiche e sindacali sul tema della cosiddetta “Questione Generazionale” ed in particolare del lavoro giovanile, inteso come inserimento nel mondo del lavoro e tutele lavorative a favore delle persone indicate nel punto a);
  3. Realizzazione delle misure individuate nel punto a), attraverso la partecipazione, diretta o indiretta, alla vita politica e democratica del

Il focus della mission associativa è il lavoro in quanto elemento fondante per una piena emancipazione e realizzazione personale nella società, nonché indicatore − per ciò che concerne il mondo giovanile − della necessità di una evoluzione in senso inclusivo della società italiana stessa.

Tale evoluzione non può che passare attraverso la partecipazione (e quindi il contributo) delle nuove generazioni alla vita politica e sociale del Paese. La realtà con la quale i giovani si confrontano ogni giorno è estremamente diversa rispetto a quella

con cui si sono confrontati i loro genitori e, di conseguenza, una larghissima maggioranza dell’attuale classe dirigente italiana, politica e non. Il mercato del lavoro propone uno scenario caratterizzato da precariato e basso livello dei salari; il debito pubblico è in costante aumento, aggravato dagli interventi anti-ciclici imposti dalla recente epidemia di Covid-19; il sistema di welfare è sempre più fragile, a causa dell’invecchiamento della popolazione, della difficoltà ad assorbire efficacemente i giovani nel mercato del lavoro e da scelte poco lungimiranti assunte anche negli ultimi anni a livello governativo; il mondo dell’informazione e, in senso ampio, dei social network, sono continuamente sottoposti alle perturbazioni di notizie mal raccontate per necessità di immediatezza o da vere e proprie fake news che non tutti riescono a decifrare e a respingere. In un contesto così complesso e così fragile, le competenze, la forza e il desiderio di cambiamento dei giovani si rendono fondamentali per ridisegnare la società con strumenti e finalità che non siano ancora quelli del novecento.

Per Generazione Zero parlare di lavoro significa anche parlare di istruzione; di ricerca e università; di gender gap; di emigrazione e immigrazione; di mobilità sociale e realizzazione personale; di diritti; di prospettive per il futuro e di sostenibilità del sistema pensionistico; di buone pratiche in vigore in altri paesi europei.

Allo stesso modo, i fondatori dell’associazione ritengono che un elemento limitante di altre esperienze giovanili attive a livello nazionale sia l’eccessiva targetizzazione verso giovani altamente scolarizzati, con esigenze ed aspirazioni inevitabilmente diverse rispetto ai coetanei che si trovano a vivere situazioni diverse: si pensi ad esempio ai NEET. Per quanto probante, Generazione Zero ritiene che un’attività di sensibilizzazione efficace non possa che considerare tutte queste realtà e queste esperienze, non lasciando indietro nessuno.

L’associazione, come detto, è apartitica e svolge un’attività di analisi e sensibilizzazione attraverso la diffusione di dati, studi, notizie, documenti nonché attraverso l’organizzazione di eventi e incontri. Ogni nuovo elemento rilevato e ogni nuovo ospite ascoltato sono stimoli per poter ravvivare il dibattito interno dell’associazione così come la sua comunicazione esterna.