Garante Privacy ai media: “No all’accanimento sulle manette ai polsi”

Il Garante della Privacy, Pasquale Stanzione, ha intimato ai media nazionali di non pubblicare immagini di soggetti con le manette ai polsi, facendo riferimento alla pubblicazione, da parte di alcune testate, di persone fermate per l’omicidio di Luca Sacchi. L’ammonimento giunge in quanto queste immagini rappresentano delle riprese di soggetti in “evidente stato di costrizione fisica” e non tutelano quindi la loro dignità.

Il Garante si è così espresso: “Bisogna fare attenzione alla pubblicazione di immagini con dettagli non essenziali che ledono la dignità delle persone. Non basta pixelare le manette ai polsi di un fermato se il soggetto ripreso risulta identificabile, la tutela della persona deve essere effettiva”.

L’Autorità ha inoltre condannato un quotidiano nazionale al pagamento di una sanzione di 20mila euro per non aver rispettato, a differenza degli altri media interessati, un primo provvedimento di temporanea limitazione del trattamento, adottato, in via d’urgenza, nell’immediatezza della pubblicazione delle immagini. Il provvedimento era stato deciso tenendo conto di quanto previsto dal Codice privacy e dalle Regole deontologiche per l’attività giornalistica, ma anche dall’art. 114 del Codice di procedura penale che vieta “la pubblicazione dell’immagine di persona privata della libertà personale ripresa mentre la stessa si trova sottoposta all’uso di manette ai polsi ovvero ad altro mezzo di coercizione fisica, salvo che la persona vi consenta”.

Le testate raggiunte dai nuovi provvedimenti dovranno quindi adeguarsi integralmente alle disposizioni stabilite dal Garante. Le immagini pubblicate che ritraggono alcune persone in uno stato di costrizione sono risultate infatti lesive della loro dignità e, non contenendo un’informazione essenziale, sono state pubblicate, come detto, in violazione del Codice privacy e delle Regole deontologiche del giornalismo, oltre che del Codice di procedura penale, non risultando evidente nel caso concreto la presenza di eccezioni al principio generale, quale ad esempio la sussistenza del consenso delle persone riprese.