In passato l’utenza del web era molto diffidente nei confronti degli acquisti online e rispetto alla garanzia di qualità della merce venduta dagli e-commerce. Oggi queste piattaforme sono altamente affidabili perché sottoposte a controlli scrupolosi, così, anche grazie al processo tecnologico e ai miglioramenti strutturali di rete, gli italiani hanno rivolto maggiore attenzione al mercato digitale.
A sostegno di ciò, secondo quanto pubblicato nel report Shopping Index di Salesforce, l’Italia è la nazione che ha visto il maggiore sviluppo in Europa facendo registrare un +78%, che la pone tra le prime quattro maggiori realtà mondiali per commercio online dopo Canda, Olanda e Regno Unito. Inoltre sempre più utenti prediligono l’acquisto tramite e-commerce utilizzando lo smartphone rispetto al computer.
Secondo quanto presentato dall’Osservatorio e-commerce B2c, durante il convegno promosso dalla School of management del Politecnico di Milano e da Netcomm, intitolato E-commerce B2c: il futuro del retail ha inizio qui, contrariamente a quanto si possa pensare, la pandemia ha frenato la crescita degli e-commerce. Ci sono però diverse eccezioni nei comparti merceologici di prodotto, come il Food&grocery, che hanno ottenuto al contrario una forte accelerazione.
Gli altri dati dell’Osservatorio rilevano come l’e-commerce B2C stia tornando a crescere ad un ritmo simile a quello pre-pandemia. Gli acquisti di prodotti continuano ad aumentare, ma con un tasso più contenuto (+18%) rispetto a quello dello scorso anno (+45%), sino a toccare i 30,5 miliardi di euro. Gli acquisti di servizio, dopo la forte crisi del 2020, segnano invece una ripresa (+36%) e raggiungono gli 8,9 miliardi di euro. Rimane però ancora significativo il divario rispetto al 2019, quando il comparto valeva 13,5 miliardi. Senza l’emergenza sanitaria, probabilmente il mercato online avrebbe chiuso il 2021 con 3,5 miliardi di euro in più, senza il drastico calo del settore turismo e trasporti, fortemente penalizzato dalle limitazioni alla mobilità.
Riccardo Mangiaracina, responsabile scientifico dell’Osservatorio, afferma: “Nel 2021 gli acquisti online valgono 39,4 miliardi di euro (+21% rispetto al 2020). Il trend degli acquisti di servizio, seppur positivo, non compensa le perdite generate per via dell’emergenza sanitaria: risulta ancora significativo il divario rispetto ai valori pre-pandemia (nel 2019 gli acquisti online di servizio valevano 13,5 miliardi di euro)”.
Valentina Pontiggia, direttore dell’Osservatorio conclude: “Oggi l’e-commerce viene scelto in modo consapevole per gli acquisti quotidiani da un numero crescente di italiani. Nel 2021 l’incidenza dell’e-commerce B2c sul totale vendite retail, indice della maturità online, raggiunge il 10% (era il 9% nel 2020). Nella sola componente di prodotto la penetrazione passa dal 9% nel 2020 al 10% nel 2021 (+1 punto percentuale rispetto al 2020), con un incremento più contenuto rispetto a quello osservato tra 2019 e 2020 (+3 punti percentuali). Nel 2021, aumenta anche l’incidenza della componente servizio che passa dal 10% all’11%”.