Linkedin è il principale social network per il mondo professionale. E’ stato lanciato nel 2003 e fa parte di Microsoft dal 2016. Lo scopo del social è quello di permettere connessioni immediate ed efficaci tra professionisti, aziende e studenti. Un ponte di relazioni internazionali che creano opportunità lavorative e crescita professionale. E’ ormai abitudine per molti datori di lavoro consultare il profilo Linkedin del candidato prima dell’eventuale colloquio.
Arriva l’AI anche su Linkedin: da lunedì 3 novembre 2025 questo userà i dati degli utenti del social, ma anche di utenti non registrati, per addestrare i suoi sistemi di Intelligenza Artificiale.
Il social ha specificato però che non verranno usati dati sensibili come messaggi privati, password o conti bancari, lasciando libertà agli utenti per opporsi.
Il Garante della Privacy sulla questione spiega le modalità per opporsi al trattamento dei dati, lanciate da Linkedin stesso. Il social dunque, espone il Garante, acquisirà un’enorme quantità di dati tra cui post, immagini e curriculum.
Per opporsi ci sono due modalità espresse: il Toogle switch, che si trova nelle impostazioni del social o il classico modulo online da compilare. Nel primo caso attraverso il Toogle switch è possibile, una volta essersi registrati, accedere alla sezione ‘impostazioni e privacy’ e disattivare l’opzione ‘dati per migliorare l’IA generativa’.
Compilando il modulo di opposizione invece, si può selezionare il tipo di richiesta di opposizione e restrizione e scegliere la motivazione ‘opposizione al trattamento per l’addestramento dei modelli di IA finalizzati alla creazione dei contenuti’.
Chi non fosse registrato su Linkedin potrà compilare lo stesso modulo di opposizione ma selezionando ‘altre richieste di opposizione o restrizione’ e fornendo informazioni per l’identificazione.
J. S.
Diritto dell’informazione
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